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Il Comitato Europeo a fianco di Tataranni: "Indignati per ciò che abbiamo visto"


Il presidente del CERH, il Comitato Europeo dell'Hockey Pista, è intervenuto oggi con un comunicato stampa con toni di condanna netti ed inequivocabili per quanto accaduto sabato sera ad Alcobendas a Massimo Tataranni.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 22/07/2014 - 14:37 - Ultima modifica 15/08/2014 - 17:09

Il presidente CERH Fernando Graça.

Foto Marzia Cattini

"Il CERH esprime con trasparenza e responsabilità la propria posizione sui fatti che hanno coinvolto l'atleta Massimo Tataranni che consideriamo estremamente gravi e ci auguriamo non accadano più nelle prossime competizioni. (...) Alcuni membri del CERH sono stati testimoni di fatti che non possono non ricevere il nostro sdegno e la nostra indignazione".
Inizia così il duro comunica rilasciato questa mattina da Fernando Graça, presidente della Confederazione Europea di Hockey su Pista (CERH), che si trovava nella tribuna d'onore dal palasport di Alcobendas mentre Massimo Tataranni, a pochi metri di distanza, veniva aggredito e arrestato dalla polizia locale. Proprio Graça, assieme ad altre autorità e a quasi tutti gli atleti delle altre nazionali presenti nella vicina tribuna riservata, sono stati testimoni oculari di quanto accaduto.
"Il giocatore avrebbe dovuto usare il buon senso -continua il comunicato del CERH- evitando di festeggiare a fianco dei tifosi di Spagna e Portogallo; ma lo ha fatto in forma totalmente pacifica e senza ledere in alcun modo la dignità e l'onore degli avversari. Infatti, lui e altri componenti della delegazione italiana si stavano rivolgendo ad altri compagni con solo due parole: ITALIA CAMPIONE".
Il comunicato del CERH affonda il colpo su quelli che ritiene i veri responsabili: "E' importante sottolineare che, a nostro parere, la responsabilità di avere creato confusione è di due "spettatori" le cui azioni violente e assurde hanno causato disordine. Quando abbiamo abbandonato il palco delle autorità per partecipare alla cerimonia di premiazione, il giocatore era completamente immobilizzato e non reagiva. La presenza di alcuni componenti della delegazione italiana (il medico Edoardo Laiolo, l'allenatore in seconda Nino Caricato e il preparatore dei portieri Andrea Ortogni, ndr) ci ha fatto ritenere che il problema si sarebbe rapidamente e definitivamente risolto. (...) Solo quando abbiamo notato l'assenza di Tataranni alla cerimonia di premiazione abbiamo chiesto un chiarimento sui fatti e siamo stati informati che i due "spettatori" erano in realtà poliziotti in borghese incaricati della sicurezza delle autorità politiche locali che sedevano con noi nella tribuna d'onore. Al di là di tutto, l'intervento iniziale dei due poliziotti in questione non è stato appropriato alla situazione che volevano sedare. Con buon senso e un atteggiamento diverso, non guidato dalla violenza, crediamo sarebbe stato possibile riportare il "problema" alla sua reale consistenza: era, dopo tutto, l'espressione di gioia per una vittoria sportiva di grande rilevanza per l'atleta e per la sua nazionale che, in alcun caso, può giustificare i mezzi utilizzati per reprimerla".
Clicca qui per il testo completo del comunicato CERH (in inglese e portoghese)

Parole chiave: Nazionale, Nazionale Senior, Europei Senior, Italia,
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