Il Castiglione cerca lo sprint giusto per la promozione

Non può assolutamente fermarsi il Ciabatti Castiglione, lanciatissimo verso una storica promozione in serie A1: stasera, fischio d'inizo ore 20,45 al Casa Mora, il quintetto di Fulvio Aloisi ospita il Pordenone fanalino di coda.
Sulla carta non sembra esserci partita: il Ciabatti è secondo in classifica (39 punti a sei lunghezze dal Molfetta capolista, che ha una gara in più) ed è reduce da sette vittorie consecutive; il Pordenone di Eduardo Lombino invece, ha solo 5 punti, staccatissimo in fondo alla graduatoria (Montebello e Modena sono davanti a quota 16), con un piede e mezzo ormai in serie B. Come detto dunque, il Ciabatti dovrebbe fare un sol boccone di un quintetto che comunque schiera giocatori di esperienza come Massimo kalik, il portiere Fabio Coos e giovani interessanti come Franco Lombino. Ma coach Fulvio Aloisi non si fida, e vuole tenere sulla corda la squadra, evitando sorprese per non inciampare nella classica buccia di banana. In casa maremmana da segnalare in settimana qualche linea di febbre per Marcello Martelli, che dovrebbe essere comunque del match, mentre potrebbe trovare spazio tra i convocati anche l'argentino Gaston Ortiz, colpito dagli orecchioni, ma che ha svolto allenamento regolare nell'ultima seduta. Uno scontro fortuito durante una fase di riscaldamento con Riccardo Salvadori, ha provocato un piccolo taglio a Massimo Martelli, che ha avuto la peggio ed ha richiesto alcuni punti di sutura, ma anche Martelli sarà sicuramente a disposizione.
Formazione dunque scontata e alla ricerca di altri tre punti per continuare la marcia vincente e allontanare le inseguitrici. All'andata il Ciabatti fece un sol boccone del Pordenone: vittoria schiacciante per 10-2 e fine di un periodo nero, dopo le sconfitte in serie di Firenze e Modena, che avevano creato malumori nel gruppo.
I convocati: Armeni e Pietrini; Pinzuti, Migliorini, Pericoli, Borracelli, Bracali, Marcello Martelli, Massimo Martelli, Ghirlandini, Ortiz, Salvadori. Arbitra Uguzzoni di Modena.

Enrico Giovannelli