Il campionato di serie A2 è sempre più viola

Si colora sempre più di viola il campionato di A2 con la Fiorentina Hockey Firenze Lavori che, dopo l’inattesa sconfitta subìta al PalaBassilichi ad opera del Villa Oro Modena tre giornate fa all’inizio del girone di ritorno, ha ripreso a correre spedita verso traguardi sempre più ambiziosi. Ora la stagione sta entrando nella fase più calda, ogni partita nasconde delle insidie ma la squadra allenata da Alberto Lodi, che con l’arrivo di Patricio Molina ha bilanciato dal punto di vista numerico l’addio di Alberto Aloisi, sembra aver trovato la quadratura del cerchio, consapevole di potersela giocare alla pari con tutte. Lo conferma il fatto che delle formazioni che la precedono in classifica la Fiorentina è stata sconfitta di misura a Molfetta dall’attuale leader del campionato che la distanzia di 7 punti mentre ha vinto in casa sia con il Castiglione della Pescaia, secondo a +4, che con il Bassano, terzo a +3 ma con una partita in meno. «Il programma che con il presidente Cristina Sozzi ci eravamo dati nella scorsa estate subito dopo la promozione in A2 - commenta il tecnico Lodi - era quello di lavorare per riportare l’hockey di un certo livello in pianta stabile a Firenze. Stiamo rispettando in pieno le aspettative: siamo a stretto contatto con le prime ed abbiamo dimostrato di riuscire a tenere il passo di squadre anche molto più esperte di noi. Abbiamo una ‘rosa’ giovane che talvolta commette qualche comprensibile errore di presunzione come è successo con il Modena in una partita che non dovevamo assolutamente perdere, ma le lezioni sono sempre utili perché ci consentono di crescere». Il calendario dei viola, intanto, come prossimi impegni propone due derby da tripla: in casa sabato prossimo con il Forte dei Marmi, quinto a –2, e la settimana successiva a Castiglione, altra candidata autorevole per la promozione. «Queste due partite – osserva Lodi – saranno determinanti per definire i contorni della nostra stagione. Sono da affrontare con il massimo della determinazione, ma non partiremo battuti, ce le possiamo giocare; per quanto riguarda l’esito, dipenderà in buona parte da noi».

Franco Morabito
La Nazione