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Hockey, ultimi giorni di speranza per salvare la serie A1


Il club insegue nuovi partner che garantiscano la sopravvivenza

Scritto da Tribuna Novarese - Pubblicato il 05/07/2013 - 12:44

Meno di dieci giorni per salvare l’hockey novarese nella massima serie: il countdown verso la data limite del 15 luglio, di fatto, è già iniziato. La situazione, per il club novarese, è tutt’altro che rosea. Mancano, a oggi, i presupposti per poter iscrivere la formazione al campionato di serie A1 e, in tal senso, il tempo è tutto fuorché un alleato del club azzurro.

D’altra parte, la nota diramata dal club nella giornata di sabato ha fatto suonare, anche tra i tifosi più ottimisti, un gravissimo campanello d’allarme. Il club ha ufficialmente rinunciato alla partecipazione alla prossima Coppa Cers (diritto acquisito sul campo) e questo, oltre che testimoniare una volta di più le difficoltà in cui versa il club, rappresenta anche un passo indietro dal punto di vista del progetto (d’altro canto è pur vero che le spese per le partecipazione alla competizione europea sarebbero risultate insostenibili, allo stato attuale, per la società), con quello che ne consegue in termine di “appetibilità” verso nuovi sponsor. D’altra parte, proprio la qualificazione in Europa era considerata dalla società quale un presupposto importante per attrarre nuovi partner a sostegno. Cosa che, fatti alla mano, non si è verificata e che, coppe a parte, pregiudica seriamente il futuro della formazione azzurra.

Per ora nulla trapela dalla società anche se l’impressione è che, dopo aver tenuto duro per un anno intero, il club sia pronto a mollare, rinunciando al campionato e aprendo, così, un nuovo capitolo della storia dell’hockey novarese. Di nuovo senza serie A, di nuovo lontano dai fasti di una città capace, in un passato recente ma che sembra ormai lontanissimo, di dominare in Italia e all’estero.

Va preso atto, d’altra parte, che i tempi sono cambiati e che il mondo dell’imprenditoria novarese non si è dimostrato, triste costante del passato recente, interessato a sostenere un progetto legato al mondo dell’hockey. Intimorito, probabilmente, anche dai continui cambi di nocchiero (e, conseguentemente, di rotta) del club.

La vera domanda, qualora dovesse davvero arrivare la rinuncia della società alla massima serie, riguarda quel che accadrà dopo. Cosa ne sarà della prima squadra ma anche del settore giovanile? Non è un mistero che la soluzione auspicata dall’amministrazione comunale, in tal senso, è quella di una fusione con l’altra realtà dell’hockey a rotelle cittadino, la Rotellistica. Prospettiva che, però, non sembra praticabile anche a causa di storiche rivalità tra le due realtà. Ecco allora che, stando ai rumors, la società potrebbe anche “regalare” il titolo sportivo al Comune, nella speranza che l’amministrazione possa raccogliere la sfida e salvare la serie A. Prospettiva, questa, che a ora non trova però conferme ufficiali da nessuna delle parti interessate.

La sensazione è che si andrà, in ogni caso, verso un nuovo reset e la partenza di Matteo Brusa con destinazione Lodi (giocherà negli Amatori, club storicamente rivale di Novara) suona come una sorta di “tana libera tutti”, un preludio a una vera e propria diaspora dei giocatori azzurri. D’altra parte, sia gli argentini che molti italiani (su tutti l’esperto Mastropierro) sono pedine ambite sul mercato e potrebbero scegliere, a breve, di seguiire la stessa strada intrapresa da Brusa. Per l’hockey novarese sarebbe una brutta botta: il movimento dovrebbe per la seconda volta, dopo la scomparsa dello storico Hockey Novara, cercare di rinascere dalle proprie ceneri. Magari ponendo, questa volta, basi più solide per il futuro. Visti i tempi e i presupposti, l’unica certezza è che non sarà facile.

Parole chiave: Serie A1, Mercato, Novara,
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