Hockey Novara in crisi, l'ultima chance è l'azionariato popolare

C’è ancora molta confusione intorno al progetto di «azionariato popolare» che sembrava delinearsi per il Roller Hockey Novara. Quello che per parte della dirigenza azzurra sembrava essere una presa di posizione a favore di questa strada da parte del Gruppo Sezione si è invece rivelata essere una strada percorsa da un singolo soggetto all’interno del gruppo e non una scelta scaturita dal direttivo.
L’idea di fare affidamento su tanti piccoli sponsor anziché su un esiguo numero di grandi sostenitori non è nuova alle cronache, già mesi fa un’ipotesi molto simile era stata lanciata da Giovanni Agnesina, assessore allo sport del comune.
Lo scopo del progetto trova ragione nello scarso impegno finanziario che ogni singolo sponsor dovrebbe sostenere ma che, moltiplicato per il numero di potenziali investitori, otterrebbe cifre uguali se non superiori alla capacità finanziaria che potrebbero esprimere due o tre sponsor di primo piano.
L’idea potrebbe avere una sua precisa valenza ma i tempi, forse, non sono stati studiati al meglio. L’imminente inizio della stagione e le scarse disponibilità finanziarie del Roller potrebbero non fare mai decollare il progetto.
Ad oggi nulla è cambiato rispetto ai mesi addietro e, secondo quanto affermato pochi giorni fa dal presidente Gianfranco Giuratrabocchetti, se niente si dovesse smuovere nei prossimi giorni la società rescinderà i contratti con i giocatori appena arrivati sotto la cupola.
Ma «l’azionariato popolare» nasconde anche delle insidie: se nemmeno con questa idea di raccolta sponsor la società dovesse riuscire a fare breccia sul territorio potrebbe risultare difficile nel futuro convincere i grandi investitori a credere nel progetto dell’hockey.

di Marco Tolotti