Gli appassionati di hockey, italiano e non solo, dovranno segnarsi un libro che non dovrà assolutamente mancare nella loro collezione: “50 minuti di gloria – gli anni moderni dell’hockey pista”, la cui presentazione è avvenuta ieri nella città natia dell’autore Paolo Virdi (in foto a sinistra) e per di più nella splendida cornice della Sala Consiliare del Comune, affollatissima per l’occasione. Presenti in sala autorità tra le quali il vice sindaco Giuliana Cominetti, numerose figure del mondo a rotelle quali il rappresentante dell’Amatori Lodi Folli, i giocatori giallorossi Losi, Passolunghi, Bresciani, Festa, Tataranni, Pinto, Velazquez, l’allenatore storico giallorosso Aldo Belli, alcuni rappresentanti della società UVP Mirandola, i giocatori del Porto Barreiros e Reinaldo Ventura con il loro allenatore To Neves, il responsabile dell’ufficio stampa della Lega Hockey Pista Alberto Ambrogi. Girardelli, Colamaria e il direttore di Lodinotizie.it, Stefano Massaro (in foto a destra).
Questo libro è il frutto del lavoro di due anni di ricerca minuziosa, eseguita da un “ricercatore dell’hockey”, appassionatosi a questo sport tanto da cimentarsi poi anche in pista come portiere. Il libro è diviso in due volumi, ognuno dei quali definiti dal vice sindaco “documenti storici perché si ricostruisce la storia dell’hockey e per questo diventa un documento importantissimo per tutti gli appassionati di hockey che possono ricordare cosa è avvenuto nel passato, ma anche un elemento importantissimo per tutti i giovani che vogliono cominciare a conoscere cos’è l’hockey e avvicinarsi a questo sport”. Continua la Cominetti: “Nel libro ci sono un po’ tutti i sentimenti dell’hockey: passione, amore, emozione. La passione e l’amore li esprimono i giocatori ma anche i tifosi, le emozioni le regalano ogni volta i tifosi e la squadra a tutti quelli che assistono alle partite e a tutti quelli che partecipano alle partite”.
L’idea nasce con l’intento di far conoscere la storia, basti pensare ad un fatto curioso raccontato dall’autore stesso: “L’altro giorno stavo parlando con Montigel e mi ha detto “Paolo, hai citato Diego Allende!”, a fianco a lui c’era Ambrosio (attuale giocatore della Nazionale Italiana ma di origine argentina) che non conosceva l’argentino Diego Allende. Questo giocatore della Nazionale Argentina, forte difensore, fece vincere alla sua Nazionale l’unico titolo olimpico a Barcellona 1992 con una doppietta, a dispetto dei padroni di casa ed è curioso che un giovane come Ambrosio non lo conosca”.
“Sono passati dieci giorni e l’eco di questo libro si sta espandendo anche in luoghi che non pensavo, perfino nella Terra del Fuoco”, continua Paolo Virdi. La parola passa poi al campionissimo To Neves: “Ringrazio tutti voi, tutti i giocatori e i campioni che hanno creato la storia e la passione dell’hockey, questo è il risultato della passione dell’hockey. Mi auguro che tutto questo continui a vivere e questo libro possa essere uno strumento per portare avanti questa passione, è importante che i giovani portino avanti questa passione”. Il portoghese poi lancia un messaggio: “L’hockey sta passando un periodo difficile, bisogna unirsi tutti quanti per continuare a far crescere l’hockey e l’obiettivo principale è portare questa disciplina all’Olimpiade, per far vedere al mondo quanto vale l’hockey”. La parola passa poi da un campione del passato ad uno del presente dove si illustra il parallelo tra la tifoseria lodigiana e quella portoghese (grandi appassionati di questa disciplina) con l’intervento di Barreiros, vincitore lo scorso anno a Lodi, “Sono legato alla finale dell’anno scorso dove ho anche segnato, il paragone tra le due tifoserie è la dimostrazione della passione dell’hockey, spero che questa passione si diffonda anche in alte città”. La parola passa poi ad un altro campione che risponde al nome di Reinaldo Ventura (vincitore del Mondiale 2003 insieme a Barreiros): “Il libro è una cosa importante per l’hockey, il Mondiale 2003 è stato uno dei momenti più belli nella vita sportiva in quanto giocavamo in casa e volevamo spezzare l’egemonia spagnola dei Mondiali, è stato un traguardo molto importante per il Portogallo. Sono curioso di giocare qua, in quanto mi hanno parlato del tifo, del coinvolgimento della gente e della passione lodigiana”.
Il libro ha uno sfondo benefico in quanto parte del ricavato verrà devoluto alla società hockeistica dell’UVP Mirandola, città colpita profondamente dal terremoto del 20 maggio, ma nonostante ciò i ragazzi di questa società sono riusciti a vincere tre coppe grazie alla loro cattiveria e grinta agonistica: Coppa Italia, Scudetto e Eurockey Cup U15 di Vilanova. Il presidente dell’UVP Gavioli ringrazia per il pensiero e racconta della tragedia: “Il centro storico è distrutto, alcune scuole hanno ripreso da poco e le superiori riprendono a breve”, il presidente poi continua: “Ci sono molte iniziative ma questa è quella che ci è piaciuta di più, viene dal nostro ambiente in cui viviamo che è quello dell’hockey. La nostra avventura è iniziata dopo le scosse, le competizioni ci hanno tenuto lontano dai luoghi del disastro. I ragazzi hanno giocato col pensiero alla loro terra e noi abbiamo cercato di farli restare tranquilli e sereni. Ovunque andiamo troviamo affetto, siamo andati in pullman con il Trissino e il Breganze e i ragazzi si sono scambiati le divise”. L’autore continua sottolineando la generosità e la bontà della gente del mondo dell’hockey: “Quando sono andato a Forte dei Marmi a portare le copie, il venditore (l’edicola dove si riuniscono gli ultras) mi ha detto di non volere la sua quota in quanto vuole devolverla all’UVP”. Infine Ambrogi porta i saluti di tutta la federazione ed aggiunge: “Paolo ha dato una grossa mano al mondo dell’hockey, l’ultimo libro sull’argomento risaliva al 1984. Le squadre dovrebbero fare man forte per divulgare uno sport che è diffuso a macchia di leopardo”.
Paolo, oltre ad aver scritto una “Opera Magna”, è riuscito anche in un’altra impresa, ovvero riunire sei campioni del mondo: Colamaria, Bresciani, Girardelli, To Neves, Barreiros e Reinaldo Ventura. Moderatore della presentazione è stato Mario Raimondi.
Sara Tarenzi