FOLLONICA
La forza dei nervi distesi. Perché tutto quello che doveva fare, il Follonica lo ha fatto. Adesso i pensieri ce li devono avere gli altri, dopo la storica gara 1 contro l’Amatori Lodi che ha ribaltato le gerarchie hockeystiche stagionali. In riva al Golfo è tutto pronto per l’attesa sfida di domani, in un Palacastellotti che si annuncia gremito ma nel quale non mancherà il supporto dei tifosi azzurri attesi in Lombardia quasi in cento.
«Ci siamo preparati a pizza e birra per tutta la settimana», scherza il tecnico Franco Polverini. Il Follonica ha dimostrato di sapere bene cosa fare in pista e quale deve essere il suo ruolo, inutile caricare più di tanto gli animi dei ragazzi che dovranno giocarsi gara 2 senza assilli ma sapendo bene che i locali proveranno a riscattare la figuraccia del Capannino. Gli statistici si sono intanto divertiti a trovare numeri e curiosità dell’anomalo primo turno di post season. Da ben 23 anni la prima classificata in stagione non perdeva gara 1 dei play off ed anche in quel caso toccò a Marzella, da giocatore dell’Hc Monza assieme fra gli altri a Massimo Mariotti, allora sconfitto contro il neopromosso Forte dei Marmi. Il Lodi però è abituato a queste defaillances perché anche lo scorso anno i giallorossi subirono un inatteso ko in gara 1, allora contro il Molfetta, ma il Lodi 12 mesi fa finì solo terzo in regular season. Più in assoluto mai le prime quattro classificate avevano tutte perso la prima sfida della post season. Fra i più contenti per l’exploit del Follonica c’è Simone Pantani, direttore sportivo degli azzurri. «Serate come quelle di gara 1 ripagano dei sacrifici degli ultimi anni, un appuntamento incredibile con tensioni ed emozioni fortissime. In una partita abbiamo raccolto quello che avevamo seminato in stagione, non voglio sentir parlare di miracoli . Il successo contro il Lodi è un premio meritato per dei ragazzi eccezionali, professionisti che non si sono mai tirati indietro. Sono molto contento per tutti loro, se lo meritavano soprattutto per la serietà dimostrata fino ad oggi». Signori, questi sono i play off. Dove se non vinci, vai a casa. Anche se fino a quel punto sei stato il più forte.
Michele Nannini