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Forza azzurri! C'è un titolo europeo da difendere con i denti


Oliveira de Azemeis si anima con l'arrivo delle otto squadre nazionali che da lunedì si affronteranno per strappare lo scettro all'Italia campione in carica e per conquistare il 52esimo titolo europeo.

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Scritto da Redazione - Pubblicato il 10/07/2016 - 16:56 - Ultima modifica 11/07/2016 - 20:35

L'Italia campione d'Europa ad Alcobendas.

Foto Marzia Cattini

Per tutta la prossima settimana, l'ombelico del mondo, per l'hockey su pista, è Oliveira de Azemeis, una manciata di km a sud di Porto, nel nord del Portogallo. Città di 70mila abitanti (gemellata con Castelnuovo Magra, due passi da Sarzana) che, dopo avere ospitato un mondiale nel 2003, si prepara a fare da anfitriona al suo primo europeo, il 52esimo nella storia dell'hockey su pista.
Qui l'hockey su pista è parte integrante del DNA delle persone: c'è una rotatoria con l'enorme bastone della Azemad, che proprio qui ha la sua sede, e c'è un monumento dedicato all'hockey, come nella non lontana Valongo e nella lontanissima Lodi. Giusto stasera si parlerà di calcio perchè c'è la finale dell'europeo tra Portogallo-Francia (curiosità: le due nazionali di hockey sono ospitate nello stesso hotel), poi da domani l'attenzione sarà tutta sull'hoquei em patins.
La nazionale italiana ha posto il suo quartier generale nella "fregueisa" di Palmaz dove è arrivata venerdì sera per tentare un'impresa mai riuscita prima d'ora: conquistare per la seconda volta consecutiva il titolo europeo. Il cammino degli azzurri non sarà facile. Vero che il successo di due anni fa ad Alcobendas ha spedito sia Spagna che Portogallo nel girone B; ma è altrettanto vero che Germania e Francia, che fanno parte con l'Inghilterra del girone degli azzurri, sono squadre che ci fanno sempre dannare l'anima. Basti ricordare che lo scorso anno la Germania ci ha sbattuto fuori dai mondiali di Francia ai quarti di finale, mentre con i transalpini sono ormai 10 anni che tutte le partite sono una vera e propria battaglia.
Meno male che si inizia dall'Inghilterra (lunedì alle 18 italiane, diretta su Raisport 1) che non ha certo le caratteristiche delle altre due avversarie. L'ultimo confronto diretto risale al 2012 agli europei di Paredes e il risultato fu un eloquente 9-0. Oggi gli inglesi stanno cambiando pelle, lavorando soprattutto sui ragazzi più giovani. Non è un caso che la pedina più pericolosa in mano al tecnico portoghese Carlos Amaral sia proprio un 18enne, Alex Mount, che sta imparando l'hockey vero in Portogallo, alla Sanjoannense.
Gli azzurri non potevano sperare in gara migliore per rompere il ghiaccio. Con due esordienti assoluti in azzurro (Francesco Compagno e Andrea Malagoli) e due al primo torneo importante (Giulio Cocco e Samuel Amato), il tempo diventa un fattore chiave per Massimo Mariotti che ha fatto la scelta (un po' obbligata, a dire il vero) di ringiovanire la squadra anche in vista dei World Roller Games del prossimo anno. In realtà la rosa messa insieme dal CT azzurro appare abbastanza solida ed equilibrata con due tra i migliori portieri del mondo (Barozzi e Gnata), l'esperienza di "veterani" come Ambrosio e Illuzzi, due giovani ma già esperti (Pagnini e Verona) e gli esordienti di cui abbiamo già detto. Prevalenza netta di potenzialità offensive rispetto alla solidità difensiva, ma non è detto che questo sia un male.

La favorita numero uno di questo Europeo è il Portogallo. Non solo perchè quando gioca in casa la squadra lusitana vince quasi sempre; e nemmeno perchè, dopo 18 anni senza successi, la fame degli "ursos" è ormai alle stelle. Il vero motivo per cui il Portogallo appare favorito è che la squadra di Luis Senica sembra essere quella meglio assortita, con il tasso tecnico più elevato e con il giusto mix di caratteristiche vincenti. Questa volta la Spagna sembra un passo indietro; la rinuncia forzata a Pedro Gil, infortunato, toglie alla squadra di Quim Pauls quella dose di estro che le consentiva ancor di primeggiare. La grande Spagna che vinceva tutto è ormai un ricordo, ma il suo ultimo acuto continentale fu proprio in Portogallo, a Paredes nel 2012, quando strappò il titolo agli increduli padroni di casa a 7" dalla fine grazie a una rete di Jordi Bargallò. E' indubbio che saranno Spagna e Portogallo a contendersi le prime due piazze del gruppo B, lasciando a Svizzera e Austria soltanto le briciole.
L'Italia punta alla semifinale e a giocarsela comunque con tutti. Così ha sentenziato Massimo Mariotti in conferenza stampa prima di partire per Oliveira de Azemeis. Il girone di qualificazione assume un ruolo chiave: uno dei primi due posti è essenziale per assicurarsi un quarto di finale più che abbordabile, per poi sparare tutte le cartucce in semifinale, cercando di capitalizzare l'esperienza fatta. La Francia sarà l'avversario più duro. Savreux ha cambiato quattro pedine dal mondiale dello scorso anno; in particolare entrambi i portieri, riportando in nazionale il 41enne Gelebart. E' un ritorno anche quello di Cirilo Garcia, mentre le novità sono il portiere Bonneau (23 anni) e l'esterno Nedder (26). La nazionale translapina si regge ovviamente sulla famiglia Di Benedetto (Carlo, prossima stagione al Liceo in Spagna, e i gemelli Bruno e Roberto) e sui vari Hermann, Furstemberger e David. Qualche cambio minore lo ha apportanto anche Mark Berenbeck alla sua Germania, ma i protagonisti del clamoroso 7-6 di un anno fa in Francia ci sono ancora tutti: il portiere Glowka, il cecchino Lucas Karshau, l'oriundo portoghese Pereira e Peinke.

La copertura mediatica dell'europeo di Oliveira de Azemeis è di quelle importanti. Hockeypista.it, come sempre, vi racconterà l'evento "da dentro", sia attraverso il sito che con i social network (il nostro account twitter e la nostra pagina facebook). Sulla homepage troverete sempre le notizie aggiornate per non perdere nulla di questo europeo: gli orari delle partite e delle dirette TV, i link alle dirette streaming di tutte le gare e, dopo le partite, i video e le foto per rivivere le emozioni della gara.

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