LODI
La calda estate di Sergio Festa tra sogni azzurri e giallorossi. «Sogno l'Europeo e una grande annata con l'Amatori: voglio diventare sempre più forte e vincere ancora con la maglia giallorossa».
Un po' di riposo nella sua Matera, vacanze tra famiglia e amici in cui c'è stato tempo per dedicarsi al lavoro nella sua città. E poi la chiamata di Mariotti e due settimane di allenamenti con la Nazionale per preparare gli Europei di Paredes. Un ritiro, quello finito ieri sera a Grosseto, duro, stancante, ma anche molto prolifico, di cui l'attaccante giallorosso parla così: «Abbiamo lavorato veramente sodo per due settimane, sono stati giorni intensi e molto pesanti dal punto di vista fisico per il grande lavoro e il gran caldo - racconta Festa -. In passato non ricordo di aver mai lavorato così, ma sono molto contento perché tutta questa fatica servirà più avanti e darà i suoi frutti all'Europeo e durante il resto della stagione. Questo è il mio lavoro e la mia grande passione e tutto ciò mi farà crescere e fare una grande annata».
Tanto lavoro per presentare un'Italia al top ai prossimi Europei, il tutto in un ambiente tranquillo e sereno, nonostante le polemiche della vigilia legate alle tante rinunce alla maglia azzurra: «Di questa cosa si è parlato tanto prima che cominciasse il ritiro, ma posso assicurare che qui c'è stato sempre un clima molto tranquillo e allegro - spiega Festa -. Semplicemente qualcuno aveva delle esigenze lavorative o di studio, come Losi, e le ha manifestate, ma chiarite le varie posizioni tutto è tornato alla normalità e l'ambiente è stato ottimo per tutte le due settimane».
Festa è rimasto in maglia azzurra con l'amico, e futuro compagno nell'Amatori, Illuzzi: «Domenico lo conoscevo bene da anni, abbiamo già fatto anche un europeo insieme, ci siamo ritrovati qui e ci ritroveremo insieme anche a Lodi. È un ragazzo di grandi qualità, oltre che essere una persona per bene, che lavora tanto e ha grandissimi margini di crescita. In pista ci troviamo già bene e diciamo che si è cominciato a mettere le basi anche per quello che sarà la stagione col club».
Cioè l'Amatori, con il quale Festa si prepara a disputare la sua terza stagione dopo aver realizzato 100 gol nei primi due anni. Un Amatori che, mentre il bomber materano si divideva tra vacanze e Nazionale, gli è cambiato attorno in maniera radicale. Questo, a tal proposito, il Festa pensiero: «Quando vedi partire compagni e amici con i quali hai condiviso due anni bellissimi, come Romero e Montigel, o un amico fraterno come Antezza è chiaro che un crampettino allo stomaco lo senti e provi un certo dispiacere. Anche perché tutti pensavamo che la squadra dell'anno scorso fosse quasi imbattibile e avesse trovato equilibri e automatismi perfetti. Lo sport però è questo, si sono fatte altre scelte e alla fine sono arrivati altri giocatori comunque molto importanti: credo che la squadra sia comunque molto forte, poi starà a noi dimostrarlo in pista. Velazquez è un vincente, Joao Pinto è la grande novità di cui però si parla un gran bene e tutti concordano nel dire che abbia grandissime doti. E poi c'è Tataranni, l'uomo d'area che ci mancava, ideale per il gioco di Marzella: quello che non sono io, non erano né Antezza né Romero che avevano altre caratteristiche. Massimo in questa squadra può esaltarsi e noi con lui. L'Amatori resta competitivo e vogliamo confermarlo già dalla supercoppa a Valdagno, il primo trofeo che vogliamo vincere subito».
Cosa si aspetta infine Festa dalla sua prossima stagione lodigiana?
«Il mio obiettivo è quello di migliorarmi sempre, anno dopo anno, crescere e diventare sempre più forte. Voglio diventare ancora più continuo nell'arco della stagione e ancora più decisivo nei momenti che contano. Ma voglio anche prendermi sempre maggiori responsabilità in pista e fuori per arrivare presto al top».
Stefano Blanchetti