"Bisogna crederci, e noi ci crediamo!"
Così il presidente dell'Afp, Vito Favuzzi, si era espresso subito dopo la sconfitta di sabato scorso a Forte dei Marmi, patita contro un Alimac che aveva messo in campo tanto cuore.
Ma uno come lui non è abituato a piangersi addosso ed in settimana ha spronato i suoi ad un atteggiamento diverso, meno compassato. Sabato sera i toscani renderanno la visita al Giovinazzo e scenderanno nel barese per passare il turno. Bisognerà, quindi, che i ragazzi di mister Nino Caricato facciano il loro dovere in pieno, che affrontino la gara contro i versiliani come hanno affrontato quelle casalinghe contro Lodi, Breganze e Valdagno durante la stagione regolare.
C'è bisogno di completare l'opera, di centrare una semifinale scudetto che manca a Giovinazzo da circa 30 anni ed il numero uno del sodalizio rotellistico giovinazzese suona la carica: "al nostro generoso pubblico dico "stringetevi attorno alla squadra", dateci una mano a conquistare traguardi importanti. L'ho detto tante volte quest'anno - ha poi precisato - che per questa formazione nulla è impossibile, ma dobbiamo crederci".
"Aspettiamo il Forte dei Marmi - ha poi sottolineato - per batterlo due volte. Sono un'ottima squadra, ma credo che se giocassimo come sappiamo fare, nulla ci è precluso". Favuzzi ha voluto anche riavvolgere il nastro della gara persa in Versilia: "qualcuno non ha fatto la sua parte, è inutile negarlo, appariva più come un gitante spaesato. Ora bisognerà prendersi la qualificazione in casa e col nostro pubblico vicino, so che possiamo farcela".
Il grazie del presidente dell'Afp è andato anche "agli indomiti supporters della sezione Emilia presenti in Toscana, i quali non hanno mai smesso di incitarci nonostante gli insulti ricevuti".
Non sarà una partita semplice, perchè i rossoblu toscani sono squadra di valore, ma si può vincere, grazie al ruggito del palasport di viale Aldo Moro, capace di accompagnare il quintetto biancoverde nelle più grandi imprese di questi ultimi anni. C'è bisogno di tutti, c'è bisogno della "febbre del sabato sera", c'è bisogno del vecchio cuore biancoverde per continuare a sognare.
Gianluca Battista