Etruria matematicamente qualificata alla Final Four

E così la trasferta svizzera di Thun si trasforma nel successo decisivo, quello che mette al riparo da qualunque sorpresa di carattere… ambientale. E giocando l’ultima gara del girone eliminatorio proprio a Oporto ce n’era davvero tanto bisogno.
In Svizzera il Follonica ha controllato agevolmente e ha vinto per 7-4, nessuna goleada né regali allo spettacolo, ma i tifosi azzurri presenti a Thun hanno approvato lo stesso. “Si giocava comunque fuori casa – conferma Massimo Mariotti dopo la quinta vittoria di fila in Champions League – le assenze di Ale Michielon e di Enrico comunque hanno influito e qualche rischio ci sta sempre di correrlo. Non ci dimentichiamo che anche a Follonica il Thunrstern nei primi minuti ci aveva messo in difficoltà. Poi abbiamo iniziato a fare la nostra partita e nonostante un arbitraggio assolutamente non all’altezza di una coppa europea abbiamo vinto con merito ottenendo il traguardo prefissato”. Poi ci si sono messe Bassano e Porto a dare una spinta ulteriore al Follonica, un gentile omaggio che gli azzurri incassano col sorriso. “Noi abbiamo fatto la nostra corsa, siamo riusciti a vincere tutte le partite fino ad oggi giocate e abbiamo raggiunto l’obiettivo più importante – continua Mariotti - farlo con due giornate di anticipo rende il nostro cammino ancora più eccezionale, assieme all’impresa contro il Barcellona questa qualificazione è la consacrazione di un anno e mezzo di lavoro incessante di società e giocatori, con l’apporto sempre fondamentale del pubblico. Adesso arriva il difficile, certamente se la final four si fosse giocata a Follonica saremmo potuti partire con i favori del pronostico: in Portogallo sarà molto più complicato ma comunque andremo a Torres Novas per vincere. Quello che conta è che Follonica in un anno e mezzo è salita sul tetto d’Europa diventando una delle prime quattro squadre del continente, quanto successo rimarrà comunque nella storia di questo sport, di questa società e di questa città”.
Capitolo campionato. Oggi c’è la sfida di Breganze (inizio ore 20,45, arbitri Corponi di Trissino, ma proprio non c’era un altro direttore di gara? ndc) e il discorso, gira gira, è sempre lo stesso: sulla carta non ci può essere partita ma alla fine le cose non sono mai così semplici come sembrano. “Assolutamente – conferma il tecnico del Golfo – dobbiamo considerare che la partita arriva a sole 48 ore di distanza da quella di Thun e che in trasferta nessuno è mai disposto a regalarti nulla. L’obiettivo è chiaro: vogliamo arrivare alla partita contro il Bassano di sabato prossimo in campionato con tre punti di vantaggio e con la possibilità di allungare ulteriormente per programmare al meglio i prossimi mesi. Anche stasera quindi pochi calcoli e tanta voglia di vincere, cercheremo di fare la nostra partita senza fronzoli inutili ma cercando soprattutto il successo.”
Rispetto a Thun rientra Ale Michielon che in Svizzera era squalificato mentre rimane il dubbio sulla presenza di Enrico Mariotti, colpito da un fastidioso virus influenzale che lo ha bloccato a letto per una settimana di fila: in mattinata la decisione se unirsi alla squadra o rimanere ancora a Follonica per completare il recupero in vista del match contro l’Infoplus. Il Breganze, con un Abalos in più nel motore da qualche settimana, cercherà di difendere l’ottavo posto utile per l’ingresso nei play off e fra le mura amiche potrebbe anche rendere dura la vita agli azzurri. Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.

Michele Nannini