E' il portoghese Renato Castanheira il primo volto nuovo del Correggio

Renato Castanheira è nato il 23 marzo del 1994 e proviene dall'Infante de Sagres, un club di Porto nel quale ha iniziato e ha giocato quasi ininterrottamente, tranne una parentesi di alcuni anni nelle giovanili del Porto con le quali ha sempre vinto il titolo regionale nelle categorie under 17 e under 20. Nella stagione 2012/2013 ha fatto anche qualche presenza con il Porto nella prima divisione portoghese.
Nelle ultime due stagioni ha indossato la maglia della prima squadra dell'Infante de Sagres nel campionato di seconda divisione, l'equivalente della nostra serie A2, ma qualitativamente molto più elevata. Nella stagione 2014/2015 ha segnato 36 reti, portando l'Infante a un passo dalla promozione in prima divisione; nella stagione appena terminata è andato a segno 21 volte. Renato Castanheira è figlio d'arte; il padre Paulo ha giocato a lungo nel Porto ed è attualmente presidente dell'Infante de Sagres dopo esserne stato a lungo allenatore.
L'arrivo di Castanheira a Correggio non è un fulmine a ciel sereno. L'attaccante portoghese, in procinto di trasferirsi in Italia per un anno con il progetto Erasmus, aveva partecipato a qualche allenamento con il Correggio Hockey nello scorso mese di marzo e le sue qualità erano subito piaciute a mister Massimo Barbieri. La promozione in Serie A1 e la conseguente possibilità di tesserare atleti stranieri, ha reso possibile l'accordo.

Renato, perchè hai deciso di venire in Italia e perchè hai scelto Correggio?
"Ho sempre sognato di giocare nel campionato italiano perchè è un torneo in crescita e di alto livello. Mi piacerebbe un giorno giocare in un grande club, davanti a un palazzetto pieno di pubblico come quelli che si vedono soltanto in Italia. Sono stati alcuni giocatori che stimo a suggerirmi di propormi al Correggio Hockey perchè è una squadra giovane e piena di talento e di ambizione: proprio quello che cercavo per la mia prima esperienza all'estero."

Che differenza c'è tra l'hockey portoghese e quello italiano?
"Sono due modi molto diversi di interpretare l'hockey su pista. Quello portoghese è molto più intenso, ma in quello italiano si dà molta più libertà ai giocatori tecnici. Di certo io metterò a disposizione tutte le mie doti tecniche e tattiche e ci metterò tutta la mia professionalità per aiutare il Correggio Hockey a raggiungere i suoi obiettivi".

Conosci qualcuno dei tuoi nuovi compagni?
"Questo è uno dei motivi essenziali per cui ho accettato la proposta del Correggio Hockey. Nei giorni in cui mi sono allenato in Italia ho conosciuto tutti i ragazzi e mi sono subito trovato a mio agio. Conoscevo già Giorgio Maniero che ha avuto un ruolo importante nel farmi prendere questa decisione."

Chi è Renato Castanheira?
"Di me stesso posso dire di essere un ragazzo ambizioso, abituato a lavorare sodo per raggiungere i miei obiettivi. Adesso ho la possibilità di realizzare un sogno e farò tutto il possibile perchè la prossima stagione segni un grande passo in avanti per la mia carriera sportiva. L'hockey è la mia vita perchè sono nato in una famiglia piena di hockeysti. Mi piace imparare qualcosa di nuovo tutti i giorni. Il mio giocatore modello è Pedro Gil che ho visto giocare nell'Infante de Sagres e nel Porto quando ero un ragazzino; ho visto il suo modo di giocare, di allenarsi e di vivere questo sport. Come dice sempre lui: "Ogni giorno è un giorno di hockey in meno che mi resta". Io ho ancora molto tempo davanti per vincere, perdere, soffrire; però mi aspettano molte soddisfazioni."