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Di Maio tifa: «Sport vero, passione forte»


Ieri D’Attanasio ha portato il trofeo all’amministratore delegato della Banca Popolare

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 24/11/2011 - 12:57

LODI
Un Amatori Popolare. E non solo perché martedì sera gli spalti del “PalaCastellotti” erano gremiti in ogni angolo, ma anche per il solido legame con il main sponsor Banca Popolare di Lodi. Ieri una delegazione giallorossa ha portato nella sede dell'istituto in via Polenghi la Coppa Italia appena vinta contro il Bassano. L’ha guidata il presidente Fulvio D'Attanasio, accompagnato dall'allenatore Pino Marzella, dal miglior portiere italiano delle ultime due stagioni Alberto Losi e dal direttore tecnico Vittorio Gasparini. Una visita graditissima per l'amministratore delegato Maurizio Di Maio e per il direttore generale Luigi Negri: «Siamo davvero contenti - ha detto Di Maio accogliendo la truppa giallorossa -, ringraziamo di cuore la società, l'allenatore, i dirigenti, i giocatori e i tifosi per questo bellissimo successo, che dà lustro a una città intera. E siamo felicissimi di avere qui con noi la coppa, che chiediamo in prestito alla società per la giornata di oggi (ieri per chi legge, ndr) visto che ci sarà il consiglio di amministrazione e vogliamo che tutti i membri la vedano. Dopodiché è giusto che torni fra la gente, fra i tifosi, fra gli appassionati, che si meritano di gustare fino a fondo questa vittoria».
Un tifoso vero, Di Maio, che si è innamorato a tal punto di questo sport da conoscere la situazione giallorossa nei minimi dettagli: «Mi piace perché è uno sport fatto soprattutto di semplicità, di persone autentiche, vere - continua l'amministratore delegato della banca lodigiana -, e siamo fieri di aver instaurato un legame forte con questa società. Dopo la finale è stato bellissimo scendere a bordo pista e vedere decine di persone commosse per una vittoria. Sono passato anche sotto la curva per respirare gli umori di questi ragazzi che seguono la squadra ovunque ed è stato ancora più emozionante. Credo che soprattutto in un periodo difficile come questo, fatto di tanta negatività, sia giusto anche fare in modo che la gente possa ancora gioire per queste cose».
E mentre il direttore generale Luigi Negri, sanmartinese doc, ricorda Marzella da giocatore al “Revellino”, Di Maio parla di tattica con l'allenatore giallorosso. A un certo punto snocciola uno a uno i nomi di giocatori, dirigenti, meccanici, arrivando fino a citare per nome alcuni addetti alla sicurezza: «È una passione forte, lo ammetto. Anche perché il lavoro dell'Amatori non si ferma alla prima squadra e le centinaia di bambini presenti alla finale ne sono stata la dimostrazione. La Fondazione Banca Popolare in questo senso è molto attenta allo sviluppo del settore giovanile: possiamo anche trovare una funzione sociale molto importante di questo sport».
E dopo essere riuscito a portare il patron dell'Assigeco Franco Curioni al palazzetto ad assistere alla finale di martedì, nel breve periodo a Di Maio resta ancora una piccola "missione" da realizzare: «Mi piacerebbe che le due società più importanti del nostro territorio si intrecciassero: sarebbe bello che qualche volta l'intera Assigeco venisse a vedere una partita dell'Amatori e viceversa, per creare una sinergia importante fra due realtà modello del nostro territorio».

Al.Ne.

Parole chiave: Amatori Lodi, Coppa Italia,
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