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Derby berico ad alta tensione tra Valdagno e Thiene


I tre punti sono vitali per entrambe le squadre: il Valdagno li vuole per continuare a sognare la Coppa Italia, al Thiene servono per riaprire la corsa verso la salvezza.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 21/11/2015 - 11:10 - Ultima modifica 23/11/2015 - 08:25

Il Valdagno ’38, a effetto “fisarmonica”, questa sera al Palalido ospita i gialloblu di Thiene in un derby che, se un tempo non aveva storia, oggi sembra più che mai giocabile; almeno così la pensano in quel di Thiene con il loro “E sabato si va a Valdagno per riprovarci e prendersi il derby!”.
Pensare che Thiene viaggia ultimo a zero punti e con una differenza reti di meno 18; tuttavia, proprio per questo spirito di “revanche” e proprio perché statisticamente prima o dopo Thiene raccoglierà i frutti delle sue buone prestazioni, i gialloblu vanno senz’altro affrontati con molta concentrazione e determinazione. Se Atene piange, infatti, Sparta non ride affatto e questa vittoria fa assai comodo anche ai biancoblu valdagnesi che, per nessuna ragione al mondo vorranno perdere l’occasione di restare in orbita Coppa Italia, lontana appena 4 punti.
Thiene ha giocato la gara dal risultato più incerto in casa, con Trissino, perdendo 2-3 e, forse, ha disputato la miglior prestazione con il Forte (4-6) dove ha fatto ping pong con i campioni d’Italia sino al 4-4. La squadra è cresciuta in esperienza ed ora è certa di riuscire a fare i primi punti in classifica, magari riuscendo a dominare un eccessivo nervosismo; ben quattro i blu nell’ultima di Monza.
I portieri gialloblu sono Nicola Comin, vecchia conoscenza dell’hockey veneto (maglia n. 18), e Gabriele Valletta, classe 1997, (10). In difesa giocano, assieme a mister Thiene, Giorgio Casarotto (11), Andrea Marangoni e Marco Dalle Carbonare (5) con Stefano Vanzo (88). Davanti un coppia “velenosa”, insieme all’ispirato valdagnese Davide Piroli (8), gioca Andrea Brendolin (3), ex CSV Valdagno, come Casarotto e Comin; completa l’attacco la promessa Marco Scuccato (21) del 1996.
Il Valdagno 1938, uscito da Matera frastornato dopo un iniziale 4-0 del primo tempo, ha un’imperdibile occasione di confermare la sua altalena di risultati (per questo “fisamonica”), in attesa che il lavoro in pista paghi con una maggiore continuità. Thiene poi Sarzana ed il tour della provincia con Trissino, Bassano e Breganze diranno a che punto si è arrivati prima del giro di boa.
In ogni caso questa squadra, così rinnovata, già ha saputo dare ottime sensazioni ai suoi fans; sabato sicuramente tutti saranno al Palalido per cercare un’altra vittoria.

Parole chiave: Serie A1, GIornata 8, Valdagno, Breganze,
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