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Da Lodi a La Roche: 2200 Kilometri di passione


I tifosi lodigiani hanno seguito in prima persona lâeuropeo di La Roche sur yon, semplicemente ammirevoli.

Scritto da - Pubblicato il 22/09/2004
Qualsiasi sportivo che abbia seguito il Campionato Europeo su raisportsat, non avrà potuto fare a meno di notare quattro ragazzi con la bandiera italiana, ripetutamente inquadrati dalla regia internazionale, che ha addirittura aperto le immagini della semifinale con la Svizzera con i loro volti: ebbene quei ragazzi fanno parte della tifoseria più assidua e affezionata allâAmatori Lodi, gente che vive di hockey e che ne respira ogni giorno il profumo; solitamente si pubblicano articoli e saggi per parlare unicamente dei giocatori, delle società e di tutto ciò che riguarda il mondo delle rotelle, ma quasi mai vengono dedicati spazi per chi spende tempo, soldi e passione per seguire questa disciplina.
E allora sentiamo cosa hanno provato Alessandro, Paolo, Stefano e Claudio in questa loro trasferta al seguito della nazionale: (parla Alessandro a nome di tutti) ã la prima cosa che ho detto quando sono tornato a casa è stato ölo rifarei subito! -, è stata unâesperienza fantastica e splendido è stato il modo come ci hanno trattato gli Azzurri, da Mirko e Alessandro Bertolucci (Alessandro è il fratello Carlo Rossetti, il vice-allenatore giallorosso ed ex giocatore dellâAmatori per una vita, ndc) a Enrico Mariotti e Orlandi, ma anche tutti gli altri si sono comportati in maniera sorprendente con noi, li conoscevamo tutti molto bene come giocatori in pista, ma fuori ci hanno accolto meravigliosamente, hanno capito che abbiamo fatto 2200 chilometri solo per vedere il loro Europeo e ci hanno trattato di conseguenzaä.
Il risultato purtroppo non è andato per il verso giusto ãma anche lì si sono dimostrati comprensivi, sarebbe stato giustificabile se fossero tornati subito nello spogliatoio delusi e amareggiati per la sconfitta, ma nonostante lo sconforto e la delusione hanno comunque accettato di fare delle foto insieme a noi. Non finiremo mai di ringraziarli per il loro comportamentoä.
Che atmosfera si respirava in terra francese? ãSempre più calda man mano che si proseguiva con gli incontri, anche se devo sottolineare che lì lâhockey·non fa moda! Però il pubblico si è mostrato molto partecipe, soprattutto quando giocavano Portogallo, Spagna e Italia, ancor più che quando a scender in pista era la Francia. Una cosa che purtroppo ho notato è stata la scarsa pubblicità data allâevento, nessun cartello esposto, nessuno striscione, solo un continuo passaparola che ha portato 1000 spettatori per la finale. Oltretutto lâultima giornata non volevano farci entrare dicendoci che era tutto esaurito un ora e mezza prima dellâinizio, però alla fine hanno capito che arrivavamo dallâItalia!ä
Quindi una bella avventura per i tifosi lodigiani, ,ma ora si torna al nostro campionato ã e faremo tutte le trasferte! Lodi è tornata in A1 e noi ci saremo sempre, come abbiamo fatto la scorsa stagione, quando siamo andati a Salerno e Matera! E la ciliegina sulla torta sarà il gemellaggio con i tifosi di Bassano, a Lodi alla seconda di campionato ci sarà proprioda divertirsi!ä
Alla faccia di chi li chiama hooligans·
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