LODI
«Gli arbitri? Il punto debole dello spettacolo hockeistico». Un loro possibile sciopero? «Un paradosso». La Supercoppa? «Brucia averla persa, ma abbiamo dimostrato di essere fortissimi». Parola di presidente.
All'indomani della grande delusione per la sconfitta del “PalaLido” il numero uno dell'Amatori Fulvio D'Attanasio parla dell'attualità non solo della sua squadra, ma in generale del movimento hockey. E il primo spunto riguarda il tema più caldo di questi giorni, vale a dire il possibile sciopero arbitrale che è stato minacciato per il prossimo fine settimana, quello dedicato alla Coppa Italia. Gli arbitri chiedono più soldi e rispetto, oppure niente partite.
Questa l'opinione di D'Attanasio: «Francamente mi sembra paradossale e incredibile che gli arbitri minaccino di fermare l'attività quando purtroppo è qualche anno che sono proprio loro l'anello debole del nostro sport - attacca il presidente lodigiano -. Mi pare che la loro protesta riguardi aspetti economici e tecnici. E se la lamentela tecnica mi trova d'accordo, nel senso che la nostra è l'unica federazione che non fa collegiali, corsi e allenamenti mirati durante tutto l'anno agli arbitri in modo da portarli anche più preparati alle gare, per quanto riguarda quella economica siamo proprio fuori strada. Si lamentano di rimborsi benzina troppo bassi, ma si dimenticano che quello che possono rimetterci sotto quell'aspetto lo recuperano col gettone presenza che è più che adeguato in relazione al tempo che spendono per dirigere una partita. Gli arbitri sono gli unici che vengono pagati anticipatamente e, visti i tempi che corrono, non credo dovrebbero lamentarsi. La Lega a riguardo si è già espressa, chiarendo che i club non sono assolutamente intenzionati a spendere più di quello che già fanno per la classe arbitrale, ora la palla passa in federazione. Se decidessero di scioperare si assumeranno le responsabilità di una decisione che avrebbe del paradossale».
Chiarissimo. E per restare sul tema, il presidente dice la sua sull'arbitraggio della Supercoppa, molto contestato a fine gara dai giallorossi: «Non credo si sia trattato di un arbitraggio casalingo volto a favorire il Valdagno, anche perché altrimenti entrambi gli arbitri avrebbero dovuto dirigere la gara in un certo modo - sostiene D'Attanasio -. Piuttosto mi è sembrato che uno abbia diretto molto bene e in maniera corretta, mentre l'altro, che purtroppo nel secondo tempo era nella nostra metà pista d'attacco, ha sbagliato tanto come già gli era capitato in altre occasioni, recandoci dei danni in almeno un paio di situazioni. Su tutte il gol annullato a Velazquez, un'azione in cui non ha convalidato la rete, non ci ha assegnato il rigore, ma ha addirittura fischiato fallo contro. Diciamo che non siamo stati fortunati ed episodi così in gare come queste scocciano, ma ormai è passata».
Sulla sconfitta di sabato e sull'Amatori visto al “PalaLido” infine D'Attanasio conclude così: «Se la guardiamo in chiave negativa diciamo che abbiamo perso un'altra finale e siamo tornati a casa a mani vuote e con tanta delusione. Se invece la guardiamo in chiave positiva realizziamo che siamo davvero fortissimi, una grande squadra che dirà la sua in Italia e non solo. Siamo andati a imporre il nostro gioco in casa della super favorita che deve dominare in campionato e punta a vincere in Europa e nonostante una preparazione problematica abbiamo giocato molto bene con qualità e personalità. Le risposte dei nuovi sono state ottime, tutti hanno fatto bene, compreso chi non ha giocato, perché una gara così la si prepara in dieci. Ho visto un Festa che, se trova la continuità sulla prestazione di sabato, sarà il nostro uomo in più che farà la differenza. Peccato per il finale, ma direi che ci siamo e ora pensiamo alla Coppa Italia».
Stefano Blanchetti