CORREGGIO. La matricola Correggio gioca un hockey da serie A1. Prima però si concede un primo tempo ancora da... A2, forse perché bloccata dall'emozione di giocare per la prima volta davanti al proprio pubblico ed alle telecamere di RaiSport 2. Un peccatuccio mortale che nel posticipo della seconda giornata costa una nuova sconfitta (6-3), stavolta ad opera di un Prato che non era certo accreditato alla stregua dei campioni d'Italia del Valdagno.
Sarà d'uopo che i ragazzi di Carboni prendano le misure alla massima categoria prima che le distanze giochino brutti scherzi. A cominciare dal "derby delle cenerentole senza punti" di sabato, in Toscana, con i colleghi neopromossi dell'SPV Viareggio.
Alla vigilia del match si parlava del giovane Prato come di un avversario alla portata dei correggesi. Voci smentite in modo eclatante da ciò che si è visto nel primo tempo. Padroni di casa afflitti da paralisi di gioco, ospiti a fare bello e cattivo tempo. Dopo 6 minuti è 2-0, al 15' arriva il terzo gol.
Negli spogliatoi la squadra di Carboni opera un cambio. Di pelle. De Pietri adesso è a capo di una pattuglia che mette il Prato alle corde. Un ardore che è spettacolo. Dopo il rigore fallito da Sologni (3'), al 7' Correggio accorcia (punizione di prima di De Pietri), per poi sfiorare il secondo gol più volte. Ma l'unico secondo gol che arriva (12') è quello di Rossi (migliore in campo), ed è un brutto colpo, che ha come conseguenza il 5-1 di Malagoli al 16'. Tra il 20' e il 22' De Pietri e De Tommaso riportano Correggio a -2, ma il Prato decide di terminare da dove aveva cominciato, con un gol di Saavedra. Finisce 6-3.
Classifica: Forte Marmi 6, Valdagno, Lodi e Prato 4, Giovinazzo*, CGC Viareggio, Bassano, Breganze e Sarzana 3, Follonica* , Trissino e Matera 1, Correggio e SPV Viareggio 0.
Carboni: «Inesperti ed ingenui bisogna cambiare»
Due gare, due sconfitte. Il tecnico del Correggio, Mattia Carboni, non può certo essere soddisfatto di come la sua squadra ha effettuato lo sbarco nella categoria superiore. D'accordo la sconfitta sul campo dei campioni d'Italia del Valdago, ma... «questa doveva essere la nostra partita, e l'abbiamo sbagliata. Abbiamo voluto giocare troppo a viso aperto, con troppa leggerezza. Paghiamo troppo l'inesperienza e la mancanza di cattiveria. Questo non deve essere un alibi, dobbiamo anzi lavorare su queste cose. Purtroppo perdiamo gare non per inferiorità rispetto alla categoria ma per delle ingenuità e per mancanza di carattere».
Bisognerà adeguarsi alla svelta...
«Sicuramente. Il problema è che giornata dopo giornata non c'è avversario che ti possa concedere di lavorare con calma. Ce la possiamo giocare con tutti; il problema è capire che questa A1 è un altro sport, non è un altro campionato. Speriamo di accorgercene il prima possibile».
Sabato ve la vedrete però con la vostra "collega" matricola SPV Viareggio.
"Sì, una matricola che però s'è rinforzata; e giochiamo tra l'altro in casa loro. Ma siamo capaci di qualsiasi cosa, sta solamente in noi».
Massimo Bassi