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Chiarello punta sui suoi argentini: «Non partiamo battuti»


Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 13/11/2012 - 13:37

Rimanere inizialmente in partita per poi giocarsi il tutto per tutto. È questa la predisposizione mentale del Trissino alla vigilia del match di questa sera contro i lodigiani. Un atteggiamento che indica prudenza, pazienza ma anche una velata fiducia, perché il coach veneto Luca Chiarello sa di avere a disposizione una squadra molto agonistica con giocatori che difficilmente mollano prima dell’ultimo minuto. Uno su tutti Victor Bertran, giocatore che ai giallorossi ha sempre creato qualche grattacapo, non tanto per gli 8 gol messi a segno nelle ultime cinque stagioni contro i lodigiani (con le maglie di Ash, Castiglione, Sarzana, Seregno e Trissino) quanto per il gioco totale proprio del 27enne nativo di San Juan. I gialloblu da quest’anno potranno disporre anche di Emiliano Romero, già ammirato lo scorso anno a Breganze (35 reti in 28 partite fra regular season e play off). Al tandem argentino si è aggiunto anche un altro “albiceleste”, ancora sconosciuto al campionato italiano ma ben noto in patria: si tratta di Santiago “el gallito” Serafini, terminale offensivo di stazza (alto un metro e ottanta) nato anch’egli a San Juan nel 1987 e proveniente dal Centro Valenciano con il quale nell’ultimo campionato “Oficial San Juan” ha segnato 46 gol. Attorno al trio sudamericano il portiere Matteo Trento oltre a capitan Bertinato e ai vari Volpiana, Pasquale e Clodelli.
«Le due squadre hanno obiettivi profondamente diversi - attacca Chiarello -: noi giochiamo per salvarci ed eventualmente per strappare un ottavo posto alla fine del campionato, l’Amatori gioca per vincere lo scudetto. Detto questo non partiamo certo battuti, anzi sappiamo che dovremo essere bravi a rimanere in partita nei minuti iniziali, dopodiché sulla nostra pista di casa proveremo a dare il massimo per infastidire l’avversario».
L’occasione è anche quella per svelare i retroscena del “caso Joao Pinto”, che a un certo punto della passata estate pareva essere ormai del Trissino: «E invece evidentemente l’offerta giallorossa era più vantaggiosa. Ho trattato il ragazzo personalmente - spiega Chiarello -, eravamo d’accordo su tutto poi però a un certo momento ha cominciato a prendere tempo e alla fine non l’ho più sentito. Me l’aveva suggerito Pedro Gil, che è stato mio compagno di squadra al Tenerife nel 1998/1999».

(Al. Ne.)

Parole chiave: Serie A1, Giornata 2, Lodi, Trissino,
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