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Cers di rigore: Breganze in finale, Forte fuori


Entrambe le semifinali della Final Four di coppa Cers finiscono ai rigori. Il Breganze elimina l'Igualada e oggi alle 19.30 (diretta TV su Rai Sport 2) affronterà in finale il Noia che ha beffato il Forte dei Marmi. I versiliesi sbagliano troppo, poi se la prendono con la coppia arbitrale.

VIDEO INTERVISTE: Breganze | Forte dei Marmi
FOTO: Breganze-Igualada | Forte-Noia

Scritto da Redazione - Pubblicato il 06/04/2014 - 12:36 - Ultima modifica 06/04/2014 - 22:07

Fratelli contro: Pedro Gil (Forte dei Marmi) e il fratello Luis, portiere del Noia.

Foto Gabriele Baldi

Emozioni forti a Forte dei Marmi nelle semifinali di coppa Cers. Emozioni che, purtroppo, giocano un bruttissimo scherzo alla squadra di casa, grande favorita per il successo finale e uscita anzitempo per mano degli spagnoli del Noia, non senza una pesante coda polemica.
L'hockey italiano, comunque, in finale di coppa Cers ci sarà. Merito del Breganze di Gaetano Marozin che vince la semifinale contro l'Igualada solo ai rigori, rischiando di gettare alle ortiche il buon lavoro fatto nel corso della gara. A parte il vantaggio iniziale degli spagnoli, infatti, il Breganze ha acciuffato il pari con un bel diagonale di Silva, autentico trascinatore della squadra e, dopo il vantaggio siglato da Cocco, ha sempre condotto la gara. Il lavoro non è mai mancato a Juan Oviedo, in formato saracinesca fino alla fine, e sulle sue parate il Breganze ha costruito la partita, arrivando a 100" dalla fine con due reti di vantaggio. L'errore dei rossoneri è stato quello di non riuscire a gestire la pressione dei catalani che sono riusciti a ristabilire la parità in extremis, portando la partita prima ai supplementari e poi ai rigori. Decisivo il gol di Silva che ha liberato l'entusiasmo dei numerosi supporters rossoneri, rimasti col fiato sospeso a lungo prima della gioia finale.
Oggi alle 19.30 il Breganze dovrà vedersela con il Noia, uscito vincitore dalla seconda semifinale. Un successo, quello della formazione catalana, che si fonda su tre pilastri. Il primo: l'imperdonabile caterva di errori del Forte dei Marmi in fase d'attacco. La squadra di Roberto Crudeli ha tenuto in vita il Noia fallendo in più occasioni il colpo del KO. Il secondo: le parate di Luis Gil. Il portiere del Noia, fratello del più noto Pedro Gil, ha stravinto la sfida in famiglia; decisivo in tantissime occasioni, ma favorito anche dalla mira degli attaccanti rossoblù. Il terzo: la tattica perfetta di Farran Lopez, il giovane allenatore del Noia che si conferma uno dei più validi nel panorama internazionale. Lopez ha ingabbiato il gioco del Forte dei Marmi, limitando il contropiede rossoblù e isolando Pedro Gil, costretto per tutta la gara a cercare l'azione personale (raramente) o il tiro dalla distanza (fin troppo spesso). Così sono risultati decisivi i tiri di rigore e gli errori dal dischetto degli attaccanti del Forte: solo Orlandi è riuscito a bucare Gil con un velenoso rasoterra.
A fine partita, il Forte dei Marmi si è molto lamentato della direzione di gara del francese Bleuzet e dello svizzero Eggiman, giudicati inadeguati per arbitrare una semifinale di coppa Cers. 

Parole chiave: Coppe Europee, Coppa Cers, Final Four,
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