Rio de Janeiro? Si trova sulle sponde del torrente Agno. Quella biancoceleste, dopo la conquista del secondo scudetto, è una festa senza fine. I vertici della società hanno voluto fare le cose in grande. Il presidente Paolo Centomo ha noleggiato un pullman scoperto che sabato sera porterà i giocatori per le vie della città. Partenza dal PalaLido alle 18,30. A tutti i negozi sarà consegnato un grande manifesto con il Tricolore e una foto della squadra. Tappa quindi in piazzale Verdi, di fronte all´ex Teatro Rivoli, poi di nuovo al PalaLido per la festa organizzata dai supporter della Curva Nord.
Presidente Centomo, con il cambio di panchina fra Marozin e Vanzo si è creato uno spartiacque
«Una scelta motivata da un rendimento della squadra al di sotto delle aspettative. Ma ero convinto che se si riscoprivano concentrazione e amalgama saremmo andati sia in finale in Campionato sia in Eurolega».
Quanti le hanno creduto all´istante?
«Qualcuno mi ha detto “sei fuori di cranio”. A dire la verità ho avuto qualche momento in cui le certezze hanno vacillato. Ma è altrettanto vero che si sono consolidate quando abbiamo affrontato e battuto avversari che erano più quotati di noi. Ecco, quello era il vero Valdagno».
Fino alla fine della regular season comunque ci sono stati degli alti e bassi. Che sono totalmente scomparsi nei play off e in Eurolega.
«Una cosa normale quando c´è un cambio di allenatore. I giocatori dovevano prendere confidenza con nuovi sistemi di lavoro e nuove concezioni tattiche. Franco Vanzo è stato bravissimo a dare tranquillità al gruppo, a cementarlo e ad essere convincente e chiaro nelle esposizioni. Il buon rapporto tra giocatori e allenatore s´è tramutato in un finale di stagione incredibile. Il merito va pure al preparatore atletico».
Lei è riconosciuto come una persona mai sazia di traguardi. È sempre stato così durante la stagione?
«Non proprio. Quando arrivammo in finale e battemmo il Lodi in due gare fu una soddisfazione talmente incredibile che quasi mi ritenevo appagato. In precedenza ottenemmo anche vittorie sul filo di lana, ma il bello doveva ancora arrivare.
Avete sconfitto Bassano, Lodi e poi Viareggio. In Eurolega soltanto il Liceo La Coruna, poi vincitore del trofeo, vi ha battuti
«Forse in qualche caso gli avversari ci hanno sottovalutato. Se guardiamo alla spettacolarità del gioco non abbiamo avuto molit rivali.
Come sarà la prossima stagione?
«Di sicuro parlerà vicentino con ben cinque squadre della provincia nella massima categoria.
G.D.