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Centemero Monza ai blocchi di partenza della stagione agonistica


L'atteso ritorno in serie A1 sta per arrivare a 19 anni dalla scomparsa del Roller Monza. La società del presidente Brambilla ha allestito una squadra che punta ad una salvezza precoce e sogna i play off scudetto.

Scritto da HRC Monza - Pubblicato il 25/09/2015 - 14:58 - Ultima modifica 02/10/2015 - 08:13

Foto di gruppo per la squadra del Centemero Monza.

Domenica 4 ottobre l’Hockey Roller Club Monza sponsorizzato Centemero esordirà nel campionato di Serie A1 a soli due anni dalla sua fondazione. Sarà una giornata segnata col circoletto rosso per gli appassionati storici dell’hockey su pista in città, che da 19 anni non vedono una squadra locale disputare il massimo torneo nazionale. L’attesa è stata lunga e durerà un giorno in più del previsto perché l’Ufficio Campionati Senior del Settore Tecnico Hockey Pista della FIHP ha disposto che la gara CGC Viareggio-Centemero Monza di sabato 3 ottobre si disputi sul campo neutro del PalaArmeni di Follonica il giorno successivo, appunto, alle ore 18. Due i motivi della decisione: il cambio di sede è dovuto alla giornata di squalifica della pista che il CGC Viareggio deve ancora scontare delle due irrogate alla società toscana vicecampione d’Italia verso la fine della scorsa stagione; il cambio di data e orario è invece dovuto alla concomitanza con l’incontro tra il Follonica 1952 e l’Amatori Wasken Lodi.
Per il “battesimo” casalingo bisognerà invece aspettare sabato 10 ottobre, quando il PalaRovagnati di Biassono ospiterà il Bassano. Seguiranno due trasferte molto impegnative a Breganze e a Valdagno. Il derby a Lodi è in programma il 21 novembre, mentre la gara di ritorno il 5 marzo. I campioni d’Italia del Forte dei Marmi li si potrà ammirare il 2 aprile. La settimana dopo sarà la volta dell’altro derby regionale casalingo con la Pieve010. Si chiuderà il 16 aprile a Follonica, dunque da dove si sarà iniziato anche se con un altro avversario.
La prima squadra biancorossoazzurra è stata presentata sabato scorso proprio nel riqualificato impianto comunale di Biassono facente parte del Centro sportivo Parco. L’illuminazione è adesso da Serie A e rende ancora più accogliente la struttura che ospita quasi integralmente l’attività della società hockeystica del capoluogo provinciale. Il settore giovanile ha a disposizione qualche ora anche a Monza, nella vetusta palestra Ardigò.
La partita amichevole disputata dopo la presentazione (vinta di larga misura contro una compagine che gareggerà anche in Coppa CERS) ha mostrato che il Centemero Monza se la potrà giocare alla pari con le altre formazioni di Serie A1. Sarà una corsa a perdifiato lunga almeno 26 giornate che la società si augura sia sostenuta da un pubblico caloroso e accompagnata dalla voglia dei piccoli hockeysti di diventare come uno dei grandi giocatori monzesi del passato, che hanno dato lustro alla disciplina a livello nazionale e internazionale.
Andrea Brambilla è il presidente, ma è anche il responsabile del settore giovanile e dunque ha una visione ampia della situazione dell’hockey monzese: “C'è fiducia nel movimento locale e non solo perché dopo 19 anni è stata ritrovata la Serie A1. Crediamo, nonostante tutte le difficoltà incontrate, di essere competitivi e speriamo di portare a termine il massimo campionato il più vicino possibile alla metà classifica. Ci aspettiamo dunque un buon afflusso di pubblico sin dalle prime partite perché la Serie A1 è difficile e i tifosi possono essere quelli che ci danno una marcia in più. Dietro la prima squadra, poi, lavorano per crescere la formazione di Serie B, che ha una forte impronta giovanile, l’Under 20 e l’Under 17. Iscriveremo inoltre al campionato un’altra Under, mentre il buon numero di ragazzi frequentanti l'Avviamento ci fa ben sperare per i prossimi anni”.
Il vicepresidente Franco Girardelli, da ex campione del mondo con la Nazionale e plurititolato centro del Roller Monza, si coccola la creatura che cresce: “Abbiamo assemblato una prima squadra che sarà per molti una sorpresa perché tanti giocatori sono poco conosciuti. Noi però siamo certi che diranno la loro nel campionato che sta per iniziare. Rispetto a un anno fa abbiamo scelto elementi più giovani e motivati a venire a Monza. Sono convinto che qui in Brianza possono farsi notare più che altrove. E come gli anni scorsi abbiamo scelto bravi ragazzi, perché è importante che i giocatori prima di tutto siano uomini. Sono orgoglioso di quello che sto facendo per l’hockey e per Monza, anche se non è la mia città. Per questo non capisco la freddezza di certe sue componenti. Mi auguro davvero che la città risponda come si deve a questi nostri sforzi: in fin dei conti l’hockey su pista è lo sport che ha portato più titoli a Monza”.
Tommaso Colamaria è l’allenatore che sta plasmando molto velocemente l’eterogeneo gruppo messogli a disposizione: “Ho voluto giocatori motivati e con determinate caratteristiche. Siamo andati a prendere Francisco Roca in Francia e Lucas Martinez in Argentina. Il primo è poco appariscente, ma è di gran quantità ed è tatticamente intelligente; il secondo una volta che si sarà ambientato ci garantirà una buona dose di realizzazioni e di incisività in attacco. Matteo Brusa e Nicola Retis, provenienti rispettivamente da Lodi e Montecchio Precalcino, hanno qualità tecniche indiscutibili e forti motivazioni. Francesco Compagno, in prestito dal Breganze, è il giovane di cui si parla di più in Italia in questo momento: è stato il capocannoniere del Campionato Europeo Under 17 e in questi giorni si sta facendo valere nel Campionato Mondiale Under 20. Il nostro obiettivo è una salvezza tranquilla, cioè anticipata, in modo da poter puntare nelle ultime giornate alla qualificazione ai play-off scudetto, che significa qualificazione alle coppe europee. Speriamo che il territorio ci segua: l’hockey giocato a questi livelli dovrebbe indurre la gente a venire al PalaRovagnati se non altro per curiosità. Sono convinto che molti si appassionerebbero perché la nostra è una disciplina piacevole ed entusiasmante da vedere, anche per chi non conosce le regole”.

BREVE STORIA DELL’HOCKEY MONZESE
L’hockey su pista, od hockey a rotelle, in città ha avuto due grandi società: l’Hockey Club Monza, non più attivo, ha messo in bacheca 7 scudetti, 3 Coppe Italia e 1 Coppa CERS; il Sodalizio Hockeystico Roller Monza, fallito nel 1997, ha portato in doppia cifra i campionati vinti dal capoluogo della Brianza in virtù dei 4 scudetti conquistati in un breve periodo, ai quali vanno aggiunte 1 Coppa Italia e 3 Coppe delle Coppe. Restano memorabili nella storia sportiva cittadina le finali tra squadre monzesi di campionato e coppa nazionale del 1989, equamente divise. Lo scudetto fu addirittura assegnato in diretta su Rai 3 il sabato pomeriggio. Ma tante altre sono state le compagini brianzole di hockey che hanno tenuto alto il blasone del territorio, grazie alla semina di quel HC Monza fondato nel 1933 da Ambrogio Mauri, Gianni Radaelli, Luigino Kullmann, Federico Fossati, Ermanno Colzani ed Erminio Giovenzana. Già nel 1936 sulla prima pagina de La Gazzetta dello Sport si parlava di Monza come de “il regno e la Mecca del mondo degli ocheisti e dei pattinatori a rotelle”. Si giocava nel salone delle dodici colonne di piazza Garibaldi schivando, appunto, i numerosi pilastri allineati su due file in mezzo alla pista. Dopo poco tempo venne costruito quello che era il “tempio del rotellismo” cittadino: la pista con annesse tribune di via Boccaccio, un impianto considerato ai tempi uno dei migliori d’Europa. Nel 1955 lì si ospitarono 6 partite del Campionato Mondiale, valevole anche come Campionato Europeo. Si inanellarono scudetti e trofei di assoluto prestigio, come il Trofeo delle Nazioni di Montreux, la manifestazione più importante dell’epoca precedente all’istituzione della Coppa dei Campioni. A metà anni ’70 il regolamento costrinse la Monza hockeystica a trasferirsi al coperto, nell’angusta palestra della scuola Ardigò. Nel 1983 l’allora sponsor del club, l’imprenditore Claudio Vergani, realizzò il palazzetto di Biassono, successivamente ceduto al Comune. Con il Roller, nato nel 1980, furono grandi sfide, giocate a volte davanti a duemila spettatori stretti come sardine. La crisi economica di metà anni ’90 uccise i grandi club ma dopo dieci anni di silenzio lo sport di squadra più tradizionale della città è rinato con l’Hockey Monza Brianza che ha poi ceduto il testimone all’Hockey Roller Club Monza.

Parole chiave: Serie A1, Monza,
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