Solo a 1’38” dalla fine, quando si era sul 3-2, il Faizanè Lanaro Breganze accusa il colpo mortale sul rettangolo minato di Forte dei Marmi, imbattuto sinora, e concede ai padroni di casa di rompere un incantesimo che durava da due anni in favore dei breganzesi. In questo lasso di tempo, infatti, i rossoneri non avevano mai perso contro i versiliesi ed avevano spesso vinto (gara dell’andata fra le altre). Stavolta è andata bene a Torner e soci, con Gnata e De Oro in vetrina. Ma il Breganze ha tenuto testa ai campioni con assoluta dignità, disputando una gran partita e sfiorando sul finire con Cocco un gol che avrebbe forse chiuso le ostilità su un punteggio meno avaro, e non poco bugiardo, a detta anche degli osservatori locali. Forse però nelle fasi conclusive non sarebbe stato male concedere un po’ di respiro ad una squadra che Belligio da qualche tempo preferisce “corta”, non impiegando, come potrebbe, giocatori come Zen e Facu Posito, soprattutto il primo dotato di esperienza assai notevole.
Passa per primo Oriol al 1’ e solo al 5’ Torner batte uno Sgaria straordinario sin quasi alla sirena (parato, fra l’altro, un tiro libero a De Oro). L’ex Tonchi De Oro opera il sorpasso su una respinta quasi al 10’ e Orlandi arrotonda a tre reti al 19’. Al 4’ della ripresa Gimenez batte Gnata sul decimo fallo (3-2) con un’esecuzione perfetta e sul quel punteggio Cocco e compagni (Dal Santo, D’Anna, Gimenez e Oriol) conducono spesso manovre che costringono i versiliesi agli straordinari e conferendo nel contempo un tono di squisito livello al gioco complessivo per lunghi tratti, con Sgaria e Gnata sugli scudi. Finché si arriva al 23’22”, al decimo fallo di squadra rossonero, che Romero non sbaglia. Sul 4-2 il Forte si libera anche psicologicamente di un complesso e negli spiccioli finali approfitta dello sbilanciamento del Faizanè Lanaro. Così negli ultimi 30” Torner indovina una doppietta che porta all’ingannevole e amaro (per i breganzesi) 6-2 conclusivo.
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