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Breganze non vuole andare in testacoda contro il Giovinazzo


I rossoneri ricordano ancora molto bene la sconfitta nella gara di andata, rimasta unica in tutto il campionato, ma che ancora brucia. De Gerone e i suoi vogliono i tre punti per restare in testa.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 29/01/2016 - 17:54 - Ultima modifica 06/02/2016 - 18:15

Dopo due trasferte consecutive, con Trissino e Monza, che hanno portato 6 punti, il Breganze ritrova la pista di casa. E affronta sabato sera l’AFP Giovinazzo, l’unica squadra italiana ad avere battuto, sinora, i rossoneri di Mirco De Gerone.
La sconfitta dell’andata (4-3 per i pugliesi) maturò in circostanze particolari e lasciò spazio a qualche recriminazione nel gruppo di capitan Mattia Cocco e compagni. Si giocò martedì 27 ottobre 2015, a due soli giorni dalla trasferta di Barcellona, esordio in eurolega e anche per questo motivo i rossoneri non erano al meglio della forma. Mister De Gerone fu costretto a rinunciare alla trasferta per problemi familiari (venne sostituito da Fausto Pozzan) e alcune decisioni arbitrali dubbie caratterizzarono l’incontro, ma va detto che il Breganze non giocò una buona partita e quindi la vittoria dei pugliesi alla fine ci poteva stare.
Il Breganze comunque seppe fare tesoro di quella sconfitta: tutti nell’ambiente furono coscienti, da subito, che quei punti, persi nell’occasione, bisognava andare a recuperarli altrove. E così è stato. A distanza di 13 partite il “recupero” al Breganze è riuscito appieno: è primo con 37 punti, mentre l’AFP Giovinazzo è ultimo con 8 punti.
I pugliesi da allora hanno subito qualche scossone: il tecnico Franco Amato, anche lui di Giovinazzo, da giocatore immenso fuoriclasse dell’Italia e del Novara, dove vive, ha rinunciato all’incarico e anche gli atleti Enea Monteforte e Maurizio Sinisi hanno interrotto il loro rapporto con la società biancoverde. La guida tecnica è passata così in capo ad Angelo De Palma, esperto atleta nella doppia veste di giocatore e allenatore che si avvale della consulenza del mister Gianni Massari (già CT dell’Italia più vincente di sempre) accorso in aiuto della sua squadra del cuore, ed è arrivato Ribot dal Valdagno. Il Giovinazzo è sì ultimo, ma è tuttora in corsa per conquistare la permanenza in serie A1, visto che la quota salvezza è appena tre punti sopra e mancano ancora 10 gare (compresa quella di sabato) alla fine.
In casa Breganze c’è voglia di “vendicare” la battuta di arresto dell’andata e proseguire nella striscia positiva, a poco meno di un mese dalle finali di coppa Italia. Il problema, attualmente, in casa rossonera è soprattutto quello di mantenere lo stato di forma della squadra e recuperare gli atleti con qualche problema fisico. Abbiamo fatto il punto, sotto questo aspetto, con Gianfranco Cucca, fisioterapista di origine sarda ma bassanese ormai da lustri e di casa a Breganze. Mirco De Gerone ha fiducia totale in lui e in Andrea Bellon e li ritiene, a ragione, fondamentali. Gianfranco ha fatto importanti esperienze in questo sport, sia con squadre di club che con le nazionali. Il suo pertanto è un parere autorevole. Sentiamolo allora anche per capire come sta il Breganze e cosa pensa di questa squadra.
Gianfranco come stanno i giocatori breganzesi e quali preoccupano di più in questo momento?
"Direi che sicuramente, nel loro insieme, i ragazzi stanno bene."
Il nostro prof Andrea Bellon ha fino ad ora lavorato in maniera egregia.....
"In questo momento abbiamo solo affaticamenti (Tonchi De Oro e Gerard Teixido) e un trauma contusivo (Stefano Dal Santo), ma sto lavorando per recuperarli."
Che tipo di trattamenti si fanno preferibilmente per agevolarli nel recupero?
"I trattamenti che faccio variano molto a seconda del trauma e della persona. Lavoro con loro a 360 gradi. Sono fermamente convinto che gli infortuni derivino da un'insieme di cose che abbracciano la persona in toto e non solo la parte sportiva. Comunque uso, per la maggior parte, la terapia manuale e più specificamente, con questa squadra, utilizzo la tecnica cranio-sacrale. E poi come lavoro di completamento viene usata la tecar-terapia."
Sei nel mondo dell’hockey da tempo ormai. Cosa pensi di questa squadra e di chi la guida?
"Onestamente parlando questa è una squadra fantastica formata da ragazzi umanamente sopra la media. Sono eccezionali. Lavorano con serietà ed umiltà, qualità rara da trovare. Quindi il lavoro sia mio che del prof. Andrea Bellon è sicuramente facilitato. Quanto al mister, Mirco De Gerone, di lui Io sono entusiasta, lo conosco da tempo e sta lavorando alla grande. Ci guida e motiva nella maniera giusta. E la sua fiducia nello staff è chiara e lampante. Anche questa è, secondo me, qualità molto, molto rara."
Anche Gianfranco Cucca conferma insomma che l’Hockey Breganze è un gruppo, atleti e staff, dove tutti si sentono gratificati e valorizzati dal farne parte. E sono uniti. E pronti anche per il Giovinazzo.

 

Parole chiave: Serie A1, Giornata 17, Breganze, Giovinazzo,
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