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Breganze condannata a vincere per non dire addio all'Eurolega


Le speranze di qualificazione della squadra di Belligio sono appese a un sottile filo che si spezzerebbe definitivamente senza i tre punti in palio questa sera contro i francesi del La Vendeenne.

Scritto da Fausto Pozzan - Pubblicato il 14/01/2017 - 11:13 - Ultima modifica 15/01/2017 - 00:14

E’ un Breganze in salute quello che si appresta a ricevere i francesi del La Vendeenne per la prima gara di ritorno del girone D di Eurolega 2016-17.
All’andata finì 6-6 con i rossoneri veneti (stesso colore di maglia per gli avversari transalpini) raggiunti a pochi secondi dallo stop e fermi ancora a quota 1 in classifica. D’obbligo i tre punti per continuare a nutrire sogni di qualificazione alla fase successiva della massima competizione europea per club.
Dalla gara di andata è trascorso poco meno di un mese. Breganze ha dimostrato di stare bene e, in campionato, è reduce dalla doppia vittoria nei derby con Sandrigo e Valdagno. Gare che hanno fatto del Breganze il miglior attacco del campionato con 70 reti segnate, cinque a partita. Rendimento notevole, merito di tutta la squadra, a partire dai portieri. Può sembrare paradossale. Ma lo è solo ad un’occhiata superficiale. Perché in uno sport così difficile come l’hockey su pista, dove in poche frazioni di secondo si deve decidere se provare o meno un gesto tecnico, se operare una scelta tattica conservativa o spregiudicata, sapere che alle spalle c’è un portiere che dà sicurezza consente all’attaccante di provare a rischiare. Per questo non è azzardato dire che il Breganze ha il migliore attacco del campionato anche perché la propria porta è in buone mani.
A cominciare dal titolare, Bruno Sgaria, poco più di 18 anni, al primo anno da titolare in A1, finora con un rendimento al di sopra delle più rosee attese. Merito suo, naturalmente, ma anche di chi lavora con lui come, lui stesso sottolinea con modestia e sincerità.
Bruno sei in un ottimo stato di forma. Possiamo dire che lavorare in uno staff tecnico con mister Belligio, Andrea Bellon, Gianfranco Cucca e un preparatore specifico come Maurizio Carlesso ti aiuta molto?
“Certamente. Penso che se non ci fosse uno staff professionale e dinamico come quello che abbiamo quest’anno a Breganze tante cose sarebbe faticoso farle”.
Siamo sicuri anche che avere un compagno di ruolo come Fabio Mabilia sia utilissimo. Come è il vostro rapporto?
“Intanto vorrei ringraziare Mabo (il soprannome di Fabio Mabilia, ndr) per l’impegno che ci mette, ma anche perché mi aiuta sempre, anche semplicemente dandomi dei consigli o delle raccomandazioni molto spesso utilissime”.
Questa sera arrivano i francesi del La Vendeenne e dovrete fare di tutto per prendere la prima vittoria europea. Quali possono essere le possibili insidie di questa sfida?
“Sono parecchie visto che loro sono una squadra “rognosa” e molto giovane e come noi hanno un solo punto nel girone”.
In effetti i francesi sono una formazione giovane, con i fratelli Bruno e Roberto Di Benedetto (punti di forza della nazionale Under 20 francese) il capitano Crespo, Puyals, Gefflot, Debrouver, Nicolezeau e Rainteau. L’allenatore è Lucas Gaucher. Non mollano mai come ha dimostrato la gara di andata.
In Francia mister Belligio ha fatto giocare Fabio Mabilia, atleta esemplare, 42 anni, ottimo compagno di squadra per “coprire le spalle” a Bruno Sgaria. “Mabo” nella storia dei migliori portieri del Breganze ci può stare vista la sua carriera. Ma ha ancora molto da dare con la sua esperienza e la voglia di impegnarsi con professionalità al servizio del “suo” Breganze.
Fabio cosa ci puoi dire della gara di andata, quasi un debutto europeo per te?
“Avevo già esordito anche in Eurolega a Bassano, ma è passato talmente tanto tempo che possiamo comunque considerarlo un debutto. Con la maglia del mio cuore. Ringrazio il tecnico per la fiducia; ho tentato di ripagarla giorno per giorno con il mio impegno incondizionato fin dall'inizio. Della partita in Francia non posso dire di avere personalmente un buon ricordo in quanto non è andata come speravo. La mia prestazione nell’occasione non la ritengo soddisfacente, anche se arrivavo da un buon periodo ed i presupposti erano tutti a favore. Fa parte del gioco, l'importante è trarne insegnamento e lavorare ancora più duro per essere pronto alla prossima occasione”.
“Mabo”, lo provano le sue parole, dimostra perché a 42 anni è ancora all’altezza di giocare in serie A1. Perché non è mai soddisfatto di quello che fa e ha sempre voglia di impegnarsi e migliorare. Anche con una sana autocritica. Per questo è sicuramente autorevole il suo giudizio tecnico sull’estremo difensore francese che è il valdagnese Pertegato, al suo primo anno in Francia dopo aver contribuito alla promozione del Sandrigo.
Fabio, a difendere la porta francese c'è il valdagnese Pertegato. Un tuo giudizio tecnico su di lui?
“Arriva da un strepitosa stagione in cui ha conquistato la promozione con il Sandrigo. Non seguo il campionato francese, ma visti i risultati risicati in Eurolega sta sicuramente facendo bene. E’ un portiere di sicuro valore con ottime prospettive e che sta accumulando esperienza in campo internazionale. L'importante è per lui che sia un trampolino di lancio per campionati di maggior spessore, anche se c'è da considerare che negli ultimi anni il campionato francese ha raggiunto ottimi livelli”.
Con simili premesse e con questi portieri lo spettacolo dell’Eurolega 2016-17 che andrà in scena questa sera a Breganze è assicurato. Si spera in una buona affluenza di pubblico.

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Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Breganze, La Vendeenne,
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