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Barreiros torna a Lodi dove vinse l’Eurolega: «Il mio Porto è grande, ma temo i giallorossi»


Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 08/11/2012 - 18:47

PORTO
Una Coppa Cers, due Eurolega e un contratto fresco fresco che lo blinda al Porto per le prossime tre stagioni. Ricardo Barreiros, 30enne punta di diamante dei "dragoes", sarà una delle star sabato sera nel primo turno della fase a gironi di Eurolega. Neanche il tempo di prendere confidenza con il campionato e arriva già una partita europea di cartello, che vedrà al “PalaCastellotti” una tra le formazioni con più storia, tradizione e fascino del Vecchio Continente. Non sarà la prima volta in riva all'Adda per il ragazzo nativo di Sintra, perché lo scorso maggio fu proprio Lodi a incoronarlo campione d'Europa nella "final eight", quando ancora vestiva la maglia del Liceo La Coruña.
«Pensando al palazzetto di Lodi non possono che tornarmi alla mente i ricordi migliori - racconta Barreiros in esclusiva al "Cittadino" -, perché è proprio lì che ho vinto la mia ultima Eurolega (segnando tra l'altro nel 4-2 in finale contro il Barcellona il decisivo terzo gol a 30 secondi dalla fine, nda). Ma i bei ricordi non sono solo legati solo a questo, perché ho avuto la fortuna di assistere ad Amatori-Reus con un pubblico che è stato strepitoso: i tifosi hanno cantato per tutto il tempo incitando giocatori e squadra, c'era tantissima gente, è stato bellissimo. Spero che sia così anche sabato, perché è bello giocare in questi ambienti dove la gente conosce bene l'hockey».
Cresciuto sportivamente nello Sporting Lisbona, Ricardo Jorge da Silva Barreiros si è formato definitivamente nelle giovanili del Paço de Arcos, squadra nella quale è rimasto fino a 21 anni. Una tappa fondamentale, che gli ha consentito di debuttare nella Primeira Divisão portoghese e di farsi notare dal Benfica, che lo ha chiamato tra le sue fila nel 2004/2005. Cinque stagioni a Lisbona e poi il definitivo salto di qualità con il passaggio al Liceo La Coruña, che gli ha permesso di conquistare una Coppa Cers e due Eurolega negli ultimi tre anni.
«Ma ora il presente si chiama Porto - sottolinea il giocatore, che si ispira a un'altra legenda portoghese come Pedro Alves -, spero di vincere tutti i titoli in palio, la nostra è davvero una grandissima squadra».
Il primo ostacolo europeo dei lusitani si chiama però Amatori, formazione che Barreiros conosce bene: «L'ho vista all'opera lo scorso anno, conosco Joao Pinto e soprattutto ho avuto la fortuna di essere compagno di squadra al Benfica di Mariano Velazquez, un giocatore che è sempre stato di altissimo livello. Nel complesso il gruppo giallorosso mi sembra buono, si vede che c'è in corso un lavoro tattico importante».
Il portoghese è stato il sogno proibito di mezza Europa, anche se ancor prima di venire a Lodi per la "final eight" era già promesso ai "dragoes". Ma qualche contatto dev'esserci stato anche dall'Italia: «È chiaro che sono sempre aperto all'opportunità di giocare in uno dei tre campionati più importanti d'Europa - chiude Barreiros -. C'è stata la possibilità di trasferirmi in passato, ma ora sono in un club della mia Nazione d'origine che mi dà la possibilità di vincere tutto, non potrei chiedere di più».

Aldo Negri

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Lodi, Porto,
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