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Aracu rieletto presidente FIRS, l'hockey a Paniagua


Tutto come da copione al primo congresso della FIRS "Olimpica" celebrato sabato a Nanchino. Il presidente italiano, unico candidato, riconfermato per acclamazione. A guidare il comitato tecnico mondiale dell'hockey su pista sarà il presidente della Federazione Spagnola Carmelo Paniagua.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 13/03/2017 - 11:33 - Ultima modifica 20/03/2017 - 09:23

Sabatino Aracu, 63 anni, appena rieletto alla presidenza FIRS.

Sabatino Aracu, dopo essersi confermato per altri quattro anni alla guida della Federazione Italiana, fa altrettanto con quella mondiale. Era l'unico candidato e, del resto, sarebbe stato molto difficile per chiunque spodestarlo proprio nel momento in cui, dopo quasi un secolo di storia, la FIRS si prepara ad entrare nel club delle federazioni olimpiche. Il suo vice sarà l'argentino Ricardo Grin che ha sconfitto il brasiliano Moacyr Neuenschwander con il 63% dei voti contro il 37%.
L'appuntamento più atteso è certamente l'ultimo di questo mandato: Tokyo 2020, con lo skateboard alle Olimpiadi. Ma il cammino Olimpico è fatto di molte strade che passano anche da appuntamenti come i Giochi Olimpici Giovanili del 2018 a Buenos Aires dove non ci sarà soltanto lo skateboard. Senza dimenticare la "rivoluzione" World Roller Games, le Olimpiadi delle rotelle, che faranno il loro esordio dal 24 agosto all'11 settembre proprio a Nanchino e approderanno a Barcellona nel 2019.
Un quadriennio ricco di appuntamenti importanti che, per l'hockey su pista, segnerà finalmente una inversione di tendenza. Per la prima volta, lo statuto della FIRS concede al presidente il potere di decidere chi guiderà i comitati tecnici (esattamente come avviene da tempo in Italia). Aracu ha confermato buona parte della squadra con tre significative eccezioni: lo skateboard, che sarà guidato dal francese Olivier Pascal verso le Olimpiadi; il pattinaggio artistico, cuore del rotellismo mondiale, affidato all'italiano Nicola Genchi; e l'hockey su pista, la disciplina di squadra storica della federazione, affidata allo spagnolo Paniagua.
Il presidente spagnolo è chiamato ad un'impresa titanica che richiederà molto tempo: risollevare le sorti dell'hockey su pista a livello mondiale e rilanciarlo dopo 20 anni di assoluto immobilismo. Per farlo, Paniagua avrà bisogno per prima cosa della collaborazione dei grandi paesi che dovranno farsi carico dello sviluppo della disciplina in tutto il mondo. Per questo, si va verso una stretta collaborazione con la confederazione europea guidata da Fernando Graça, con il polo sudamericano che dovrebbe essere rappresentato dall'argentino di San Juan Daniel Martinazzo e con quello asiatico con un ruolo di primo piano ad Antonio Aguyar, presidente della Federaione di Macao.
Il primo compito del nuovo comitato tecnico sarà gestire la transizione tra l'attuale formula dei campionati del mondo, divisi in Mondiale A e B, e la formula tutta da inventare dei World Roller Games. Poi, l'hockey mondiale dovrà inventarsi qualcosa, di concerto con le confederazioni continentali, per definire un'attività internazionale condivisa e integrata con l'attività delle singole federazioni. Ma la gran parte delle energie dovrà essere investita nelle politiche di espansione dell'hockey su pista presso nuove federazioni: un processo lungo ma inevitabile se si vuole dare un futuro all'hockey su pista.

Parole chiave: FIRS,
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