LOSI 6,5
Parte bene respingendo una raffica di tiri dalla distanza dei portoghesi. Soffre un po' come tutti nel primo tempo, e forse qualche colpa su un paio di reti ce l'ha anche. Comunque para due tiri a uno e nel secondo tempo abbassa la saracinesca contribuendo in maniera determinante a un pareggio che potrebbe essere fondamentale per le sorti giallorosse in Eurolega.
VELAZQUEZ 7,5
In tribuna c'era un anzianotto che di tanto in tanto intonava con una tromba canzoni nostalgiche. Ecco, virtualmente lo strumento a fiato l'ha suonato più volte anche il “Mono”, che ha interrotto il dominio lusitano nel primo tempo e poi ha rilanciato nella ripresa con il gol del 5-2, quando tutto sembrava compromesso. Anche se per certi versi assomiglia più a Frank Poncherello dei Chips, Jim Belushi gli si cuce addosso come una tutina dei Teletubbies: “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare”.
PLATERO 6,5
Esistesse anche la trasmissione “Chi l'ha sentito?” sarebbe azzeccatissima per lui. Con un'accezione positiva, ovviamente: perché Platero come al solito né si vede né si sente, ma alla fine fa un lavoro importante di sacrificio e di regìa difensiva che permette all'Amatori di essere sempre sicuro del proprio capitano. Forse per questo è meno lucido nella fase d'attacco, ma nei momenti cruciali della partita lui c'è sempre.
ILLUZZI 6,5
Come un “Motron SV3”, ovvero in ripresa. Il famoso motorino che spopolava negli anni ’90 è quanto di meglio esista per spiegare la serata del pugliese, partito malino e poi finito a fare la parte del leone assieme a tutti gli altri. Bravo Bresciani a dargli fiducia in quintetto e a non cadere nella trappola di demoralizzarlo dopo pochi minuti.
TATARANNI 7
Così così all'inizio, tanto che a un certo punto si accomoda in panchina per qualche tempo. Poi si vede sventolare davanti al naso un blu che lo innervosisce, ma i due gol nel finale sono perle. L'ultimo in particolare: concentrato di tenacia, grinta, tecnica e soprattutto fiuto del bomber. Non per niente poi si tuffa nel parquet per assaporare l'adrenalina fino all'ultimo goccio.
MOTARAN 7
Qualcuno nemmeno si aspettava che entrasse in pista. Fuori da un mese a causa di un serio infortunio, si ritrova catapultato nella bagarre dopo pochi minuti a causa di un problema al pattino di Velazquez. Poi trova continuità e più passa il tempo e più migliora. Come un classico Porto d'annata.
PINTO 7
Chissà quale arrovellamento di emozioni aveva dentro di sé. Ultrà in panchina, tifoso a bordo pista, attaccante efficace sul parquet (doppietta per lui). Voleva dimostrare a tutti il proprio valore, facendo bella figura in quella che è stata la sua casa da bambino. Non molla mai, sputa l'anima, è aggrappato alla balaustra a incitare i compagni, anche quando Bresciani lo sostituisce. Capo tribù.
FESTA 6
Sbaglia malamente un tiro a uno e nella fase avanzata è un po' evanescente. A livello di applicazione però ce la mette tutta assieme ai compagni per portare a casa il risultato. A parziale scusante un leggero stato influenzale.