APPIANO GENTILE
Se avessero avuto indosso la casacca nerazzurra, probabilmente sarebbero passati per i nuovi acquisti nerazzurri. E invece erano i tre "gauchos" dell'Amatori, che ieri pomeriggio si sono recati nel quartier generale dell'Inter per vedere da vicino una delle squadre più argentine d'Italia. Il blitz, ottenuto grazie ai buoni auspici del lodigiano Beppe Giavardi, coordinatore degli osservatori della società di Massimo Moratti, ha portato Fernando Montigel, Ariel Romero e Matias Platero proprio alla "Pinetina" accompagnati da Raoul Frugoni e da Antonio Tavazzi. Un pomeriggio trascorso accanto ai propri beniamini, visto che la comitiva lodigiana è stata invitata ad assistere da bordo campo all'allenamento pomeridiano agli ordini di Claudio Ranieri.
«È stato un bel pomeriggio - il commento all’unisono dei tre giocatori dell’Amatori di ritorno dalla fredda ma appagante esperienza -. L'Inter è piena di campioni argentini e in Italia non possiamo che tifare per i nerazzurri. Seguiamo sempre le partite della squadra, siamo parecchio tifosi e siamo anche stati qualche volta a “San Siro”, uno stadio bellissimo che regala sempre tante emozioni».
Dopo una breve seduta di riscaldamento, attorno alle 15.30 Ranieri ha fatto svolgere un lavoro a parte al reparto difensivo, per l'occasione schierato con Zanetti a destra, Ranocchia e Lucio centrali e Chivu a sinistra. Un ripasso doveroso soprattutto dopo la pessima prova contro la Roma. L'occasione è stata anche quella per vedere al debutto l'ultimo colpo del ds Marco Branca, quel Jesus Juan che dovrebbe almeno nei piani cominciare a rinverdire i fasti di una squadra che dopo l'era Mourinho fatica a ritrovare la propria identità.
Ma gli occhi dei tre argentini giallorossi erano tutti per capitan Javier Zanetti, 38enne ormai uomo simbolo della "Beneamata" e giocatore con più presenze nella storia dell'Inter.
«Anche in Argentina è comunque uno dei più famosi - confessa Fernando Montigel -, è il più amato e stimato perché è il simbolo dello sportivo professionista che tutti vorrebbero essere. È un idolo per tutti i tifosi nerazzurri, un esempio da seguire per chi come noi lavora facendo sport».
A Zanetti sono stati anche consegnati una maglietta dell'Amatori Sporting Lodi con il numero 4 e un gagliardetto firmato dai trio argentino in visita alla "Pinetina": «Sappiamo che è solo un piccolo pensiero, ma è stato piacevole consegnargliela di persona e fare una bella foto ricordo. E poi in fondo l'Inter è una piccola parte di Argentina in Italia (oltre al capitano ci sono anche Walter Samuel, Ricky Alvarez, Esteban Cambiasso, Diego Milito e Mauro Zarate, ndr), viene spontaneo tifare per questi colori e sostenere i suoi giocatori».
Oltre all'hockey dunque è il calcio la grande la passione dei tre argentini dell'Amatori: Montigel e Romero sono autentici “xeneizes” (tifosi del Boca Juniors) mentre Platero è sostenitore dell'Independiente (ex squadra di Aguero, Denis, Higuain, Gabi Milito e Cambiasso). E qualcuno sostiene che se Montigel non avesse calzato i pattini a rotelle avrebbe benissimo potuto avere un futuro da calciatore: «Mi piace tanto giocare a calcio e quando sono in Argentina capita spesso - chiude il capitano giallorosso - gioco sempre però con gli amici, non ho mai praticato questo sport a livello agonistico. Per questo l'hockey basta e avanza».
Aldo Negri