Afp Giovinazzo, si chiude a Bassano del Grappa

Il provvedimento disciplinare del Giudice Sportivo, dott. Marcello Bicini, in seguito al lancio di numerosi rotoli di carta igienica e altri pezzi di carta ha portato alla squalifica del campo dell’Afp Giovinazzo per un turno, dopo le due precedenti diffide. La Giustizia Sportiva della Federazione ha colpito pesantemente il sodalizio di Vito Favuzzi che inaugurerà la prossima regular season, lontano da Giovinazzo, “in quanto, si legge sul Comunicato Ufficiale n. 149, alcuni tifosi della squadra, lanciavano in pista numerosi rotoli di carta igienica e altri pezzi di carta, per cui, per dare modo agli addetti di pulire la pista, la partita iniziava con sette minuti di ritardo”. Ma, ad un turno dalla chiusura della stagione regolare di serie A1, in casa Afp incombe ancora l’incubo play-out che potrebbe far emigrare i ragazzi di Pino Marzella lontano da casa, per cercare di vidimare il visto per la conferma della massima serie. Nell’ultima giornata, Depalma e soci si recheranno a Bassano, sul campo dell’Hockey 1954, posizionato in seconda posizione con un solo punto di vantaggio sul Viareggio che se la vedrà sull’ostico rettangolo di Castiglione, mentre il Forte dei Marmi, ancora in corsa per un miglior piazzamento nella griglia dei play-out, salirà a Lodi, contro i padroni di casa di Belli, sui quali pesa la sentenza definitiva che potrebbe ricacciare all’ultimo posto del campionato d’A1 il sodalizio lombardo, condannandolo alla retrocessione in serie A2. In vista dell’esibizione in terra veneta, che partirà alle ore 20:45 e sarà diretta dal sig. Rotelli, il tecnico Marzella avrà a disposizione l’intero organico, ma lo stesso uomo guida sarà costretto ad osservare la gara dalla tribuna del “Palabassano”, a causa di una squalifica di tre giornate comminatagli dal dott. Bicini, dopo l’espulsione decretata dall’arbitro Corponi, “in quanto, si legge sul Comunicato Ufficiale n. 149, contestando una decisione arbitrale, applaudiva nei confronti dello stesso arbitro in modo ironico”.

Nicola Miccione