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A Porto il Breganze chiude l'Eurolega con una pesante sconfitta


I rossoneri affrontano la partita senza la necessaria determinazione e dando ampio spazio alle seconde linee. Così si spiega un risultato eccessivamente punitivo in casa della regina del gruppo A, guidata dall'ex Cabestany.

Scritto da Roberto Farina - Pubblicato il 08/02/2016 - 09:53 - Ultima modifica 12/02/2016 - 19:12

C’è poco da fare, quando il risultato non conta, la determinazione e la tensione necessariamente calano e il rendimento ne risente. E’ successo anche al Breganze in trasferta a Oporto, per l’ultimo impegno di Eurolega, dove ha incrociato le stecche con il Porto, la fortissima èquipe guidata dall’ex Cabestany che punta al titolo europeo e dove ha rimediato, alla fine, un impietoso 13-4 che però è bugiardo la sua parte, ma sta a testimoniare come il vero Faizanè Lanaro non si sia visto quasi mai in pista. Va subito aggiunto che nel primo tempo in porta ha giocato Zanin, che peraltro se l’è cavata egregiamente di fronte ai campioni lusitani, sostituito poi nella ripresa da un Gnata francamente “non in palla” in formato quasi “turistico”; e che De Gerone ha dato spazio a tutti, nell’arco della gara, come aveva promesso, compreso Pippo Compagno per buona parte della frazione.
Il Faizanè Lanaro parte con Zanin tra i pali e quindi Mattia e Giulio Cocco, Gimenez e De Oro. Più avanti entreranno Teixido e Dal Santo, nel primo tempo. La gara resta in equilibrio sino all’11’ quando Alves sorprende rasoterra Zanin. Raddoppio di Vitor Pinto al 13’, mentre al 16’ l’asso del Porto gira in rete a tu per tu con Zanin. Quarto gol di Morais (goleador di razza, 5 gol) al 20’ su azione personale. Zanin para un rigore a Costa al 21’ e il Faizanè Lanaro finalmente accorcia al 23’ con De Oro. Nella seconda frazione di gara per i rossoneri segnano al 4’ con Teixido che spiazza Bosch su punizione, Giulio Cocco (molto bravo) al 12’ su rigore e Gimenez al 18’ con un bel tiro a mezza altezza. Anche Gnata ha peraltro modo di mettersi si mette in mostra annullando punizioni e rigori. Quando “vuole”, c’è. Tonchi De Oro al 9’ spreca un rigore.
Al termine, il presidente Antonello Turle conferma che il pensiero fisso di tutti era a Bassano, dove martedì sera c’è uno scontro molto sentito. E che col Porto, in questa situazione psicologica, non si poteva pretendere granché. “Hanno girato un po’ tutti in pista – si è consolato - e l’importante era non farsi male, proprio in vista del derby”. Ma vuole, nel contempo, spronare la pattuglia in vista dell’impegno a Bassano. Ormai l’Europa è alle spalle, giova ora pensare seriamente alle gare interne: in campionato e, fra non molto, in Coppa Italia.

PORTO - FAIZANE' LANARO BREGANZE 13-4
F.C. PORTO: Bosch, Jorge Pinto, Silva, Costa, Mallea, Vitor Pinto, Morais, Alves, Nunes, Magalhaes. All. Cabestany.
FAIZANE’ LANARO BREGANZE: Gnata, Teixido, De Oro, Gimenez, Mattia Cocco, Giulio Cocco, Compagno, Dal Santo, Zanin. All.: De Gerone.
Arbitri: Bleuzen e Tibaud (Francia).
Reti: p.t. 11’49” Alves (P), 13’37” e 16’55” Vitor Pinto (P), 20’52” Morais (P), 23’51” De Oro (B); s.t. 1’20” Nunes (P), 4’18” Teixido (B) pun., 6’42” Nunes (P), 8’43” Mallea (P), 11’49” Giulio Cocco (B) rig., 12’19” Telmo Pinto (P), 14’54” Silva (P), 16’17” Morais (P), 18’54” Gimenez (B), 19’24”, 22’12” e 23’29”Morais (P).

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Giornata 6, Breganze, Porto,
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